Diario di un viaggio tanto atteso

Admin Messaggi : 216 Data di iscrizione : 10.03.12

Ladyviola ha scritto:: mia mia zia?......

Viola rimase molto sorpresa....il precettore gli fece aria con un ventaglio ma lei sembrava una statua....

ma ma....i miei zii lo sanno?dov'è zio Alemanno...e zio Aldo lo sa?il nonno?...sono così confusa....prendetemi gli incartamenti di famiglia...

Dama Viola calmatevi....respirate...lasciatemi proseguire...

--Don_Alfonso ha scritto:: Viola era sconvolta, don Alfonso cercava di mantenere la calma.

"Vediamo se riesco a tranquillizzarla, ma come faccio? Al suo posto sarei sconvolto anch'io."

Ricominciò a parlare.

"Calma, lasciatemi proseguire.
Come vi ho già detto nessuno nella vostra famiglia sapeva.
Vostro nonno ad esempio non sa nemmeno di aver avuto dei figli da Anna. I vostri prozii non sanno di avere altri due fratelli, tranne uno, al quale ho confensatto tutto e che si era messo di ritrovare i due gemelli, vostro zio Aldo..."

Hipazia ha scritto:: "Zii, prozii, nonni, fratelli e nipoti?"

Hipazia era confusa; tutte quelle parentele per lei che non le aveva mai avute erano una sorta di foresta inestricabile. Viola era più confusa di lei e l'unico che sembrava conservare una certa lucidità era il precettore. Si rivolse a lui.

"Scusatemi, don Alfonso, ma non riesco a seguirvi, così come non riesco a seguire Viola. Vogliate scusarmi, ma mi trovo da un giorno all'altro una famiglia, dei parenti, e nemmeno pochi, a quanto pare.

Volete forse dire che Viola è mia nipote? E che Aldo è mio fratello? Ah, se Viola è mia nipote, sono parente anche di Alemanno, ho sentito che lo chiama zio, è un altro fratello?

Scusatemi ma proprio non riesco a comprendere..."

Admin Messaggi : 216 Data di iscrizione : 10.03.12

--Don_Alfonso ha scritto:: "Scusatemi, ma proprio non riesco a comprendere..."

Don Alfonso osservava le due giovani davanti a sè. Sembravano una più sconvolta dell'altra, in fondo era comprensibile.

Il precettore invece si trovava in una strana disposizione d'animo.
Da un lato era sollevato, perchè si era liberato da un peso che portava ormai da anni. Aveva però l'impressione di averlo scaricato sulle spalle di Viola e Hipazia, che adesso sembravano come piegare il dorso come un animale sottoposto ad una soma troppo pesante.

Non sapeva come alleviare la loro ansia ed il loro turbamento. Cercava le parole giuste, ma non riusciva a trovarle. Si avvicinò a Viola, la sua bambina, e le poggio una mano sulla spalla; era leggermente al di fuori dell'etichetta, ma per una volta non se ne curò.

Si schiarì la voce e si preparò a parlare alla meno peggio.

"Hipazia, Viola, capisco il vostro turbamento, la vostra sorpresa. Non è stato semplice per me nascondere per tanto tempo questa verità e non sarei riuscito a farlo ancora a lungo.

E' comprensibile che siate incredule, ma, vedete, non c'è niente da capire. Non so come dirlo, forse non sono in grado..."

Ed eccola; l'idea. I suoi occhi si illuminarono e un sorriso apparve sul suo volto.

"No, io non sono in grado, dovrò affidarmi a qualcuno che con le parole era più bravo di me:

Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi
finem di diderint, Leuconoe, nec Babylonios
temptaris numeros. Ut melius, quidquid erit, pati!
Seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam...

Hipazia ha scritto:: "quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare
Thyrrenum: sapias, vina liques, et spatio brevi
spem longam reseces. Dum loqiomur, fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero"

Hipazia sorrise a don Alfonso.

"Per caso questo è il prossimo argomento di studio di Viola? Non voglio essere accusata di far aumentare le sue ore con voi, proprio ora che sta meglio e con queste belle giornate; magari avrebbe voglia di uscire e noi la facciamo sempre stare a casa sui libri."

Rise e si voltò verso Viola.

"Allora, che cosa ne pensi?"

Ladyviola ha scritto:: Oh...ehm....non saprei.....Hipa zia....io...

la confusione ancora la possedeva.....poi si fece coraggio.....

Don Alfonjso se ciò che dite è vero...presto Hipazia si troverà di fronte suo padre....a Pisa l'incontreremo....

Il silenzio era calato come una scure....i giorni addietro non aveva tenuto importante informare il precettore delle lettere con il suo bisnonno e la volontà di entrambi di rivedersi...ora si rendeva conto che poteva esser stato un errore...chissà se Hipa era pronta ad incontrare faccia a faccia suo padre.....

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Rod_morash ha scritto:: Rodney camminava giocherellando con l'elsa della sua spada. Pisa.. Ah, Pisa. Bella città, non c'è che dire. Piazza dei miracoli era splendida in quella solare giornata primaverile.. Piazza dei miracoli, vicina alle mura, era piena di gente socievole e sorridente.
La giornata era particolarmente calda e gli venne sete. Passeggiando si imbattè nella taverna del "RIPOSO DEL SOLDATO".
Beh, conoscendo il vecchio tew, lì avrebbe trovato un po' di compagnia per sgolarsi un'ottima birra e fare due chiacchere.

Entrò nella taverna cercando con lo sguardo.. Niente, a quanto pare era fuori.
Ma da lontano vide Alfonso seduto con due splendide dame.

Il solito Alfonso, non lo lasci solo un attimo e subito attacca bottone a due donzelle
pensò fra se e se Rodney ghignando.
Ordinò quattro birre all'oste e le fece portare al tavolo di Alfonso. Quanto tempo che non lo vedeva!
Una delle due dame di spalle aveva qualcosa di famigliare a dire il vero, ma era curioso che cosa stava facendo quel vecchiaccio.
Alfonso, bevi in compagnia di due dame e non dici niente? A parlare tanto ti si sarà seccata la gola..
Nel parlare le due dame si voltano. Non è possibile, la sua nipotina violetta era lì!
Rimase senza parole. Violetta!, quanti anni erano passati dall'ultima volta.. si erano sentiti tempo fa per corrispondenza, quando lui era sindaco e lei ministro del commercio. Ma era da quando lei era bambina che non si vedevano. Era diventata una bellissima donna.. aveva visto dei suoi dipinti, alla residenza medicea, nessun dipinto poteva di certo rendere merito alla sua bellezza.
Viola, ti ricordi di me? sono il tuo nonnino (rod odia essere chiamato bisnonno) Rodney!
Qual buon vento ti porta qui?

Ladyviola ha scritto:: Viola si alzo e fu istintivo buttargli le braccia al collo....ma il silenzio del precettore la ricompose....poi guardò Hipazia ammutolita.

Nonno Nonnino mi sei mancato sai?sei sempre bellissimo....solo che dovrei esser arrabbiata con te uff....non vieni mai a trovarmi....

Viola siediti....Rod vecchia spugna che piacere vederti e che sorpresa....perdona la mia confidenza ma giusto di questo si discuteva di confidenze....

Don Alfonso cercò le parole appropriate per iniziare il discorso....

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--Don_Alfonso ha scritto:: Ed eccolo lì davanti; com'era cresciuto da quando Don Alfonso cercava, invano, di insegnargli il latino. Se lo rivedeva davanti bambino, quando nascondeva i libri per non fare lezione ed andare a giocare.

Quando aveva salutato Viola, questa aveva lanciato un'eloquente occhiata ad Hipazia, che era impallidita.

Don Alfonso si schiarì la voce e cominciò a parlare:

"Carissimo, che piacere rivederti. Come vedi non ho attaccato bottone a due donzelle qualunque; sono il precettore della tua pronipote, dovresti saperlo. Sai è molto più diligente di te. Siamo in viaggio per la repubblica, insieme ad alcuni concittadini di Viola, come madama Hipazia"

Indicò Hipazia che accennò una riverenza.

"Stavo giusto condividendo con loro alcuni vecchi ricordi.
Sapete, ho fatto da precettore anche a questo scapestrato.
Ha sempre combinato guai..."

Rod_morash ha scritto:: ehehehe.. Bei tempi ricordi?
Rosa rosae rosae rosam rosa rosa
bellum belli bello bellum bellum bello
audax audaci audace audacem audax audace
currus currus currui currum currus curru
genu genus genu genu genu genu
dies diei diei diem dies die
is ea id eius eius eius ei ei ei...

non vado oltre. quante ore passate su quei dannati libri, ma solo dopo tanti anni ho capito il valore di tanti sforzi. Non ti ringrazierò mai abbastanza Alfonso.

/me si sedette al tavolo e riprese a parlare.

Ma intravvedo nei vostri volti una nota cupa di incertezza e di dubbio. Che vi spaventa signori?
Piacere dama Hipazia, sono ROdney, bisnonno di violetta. Sono felice che la mia nipotina abbia trovato una cortigiana tanto educata e bella per accompagnarla per il suo viaggio.

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Hipazia ha scritto:: Hipazia aveva assistito alla scena in silenzio.

Non sapeva cosa fare o cosa dire.
Cercò di trovare le parole giuste, per presentarsi, per far capire a quell'uomo davanti a lei che era sua figlia.
Si immaginò scene idilliache, abbracci.

Il suo flusso di pensieri fu interrotto dalle parole di Rodney:

"Piacere dama Hipazia, sono Rodney, bisnonno di violetta. Sono felice che la mia nipotina abbia trovato una cortigiana tanto educata e bella per accompagnarla per il suo viaggio.

Sgranò gli occhi.

"Cortigiana?!? Cortigiana a me? Ma come ti permetti e menomale che sono tua figlia!"

Realizzò solo quando Argo cominciò ad abbaiare di aver urlato.
Nascose il viso tra le mani e lanciò un'occhiata disperata a Viola.

Hipazia ha scritto:: Era successo tutto così in fretta.
La scoperta di avere una famiglia, un fratello, l'incontro rocambolesco con suo padre, il proseguimento del viaggio.Persa nei propri pensierì notò a malapena le città attraversate, non suscitavano in lei più curiosità della strada sterrata che scorreva monotona sotto le ruote del carro.

In un certo senso si svegliò a Pistoia, quella deviazione lungo il solito cammino la fece tornare sulla terra, ma tornata a Firenze e mancato l'interesse per la novità, salpò di nuovo nel mare dei propri pensieri.

A Montevarchi la navigazione continuava sempre con più difficoltà e solo un evento inaspettato la salvò dall'imminente nuafragio. Mentre camminava tra le strade della città era incappata in un frate che cercava disperatamente un carpentiere. Non era riuscita a dirgli di no e quindi aveva passato gli ultimi quattro giorni a riparare porte e panche nel convento.

Aveva poi ripreso il viaggio, con la sola compagnia di Argo. Non aveva mai viaggiato da sola e non vedeva l'ora di arrivare ad Arezzo.

Fine 24 Giugno 2009