Accomodati Pure

Admin Messaggi : 216 Data di iscrizione : 10.03.12

Ladyviola ha scritto:: https://www.youtube.com/watch?v=df-eLzao63I

Si svegliò piuttosto tardi tra le mani si ritrovò un fiore che era ormai appassito....l'ultima cosa che ricordava era la passeggiata in cavallo...arrossì chissà cosa aveva pensato lui...si passò una mano sui capelli e decise di vestirsi per andare alla locanda.
Finito di vestirsi con l'aiuto di Agnese,stava per chiamare il valletto affinchè la portasse fuori che bussarono alla porta:era il precettore.

Milady....vorrei che oggi si dedicasse allo studio....c'è tra voi una Dama assai istruita...una Dama dal passato a Voi legata....

Viola sgranò gli occhi...e scosse la testa....chi poteva mai essere si chiese,ma non volle contraddire l'uomo che in questi giorni era stato anche molto paziente....così si adagiò allo scrittoio e scrisse:
[rp]
Caro Barone,
oggi il mio precettore vuole che io mi istruisca non so di preciso su cosa...ci vedremo in taverna se Aristotele lo vuole,al calar del sole...siate buono con mio zio e se vi imbarcate in una partita a poker con lui...lasciatelo vincere ogni tanto....infine vi ringrazio per il fiore e per avermi riportata a casa ieri....
Con affetto
Viola De Medici [/rp]
Tieni Agnese consegnala al Barone.....e voi Don Alfonso vi prego iniziate pure son curiosa di sapere cosa studieremo....

e il precettore iniziò a decantargli L'iliade....

"Cantami, o Diva, del Pelìde Achille
l'ira funesta che infiniti addusse
lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco
generose travolse alme d'eroi,
e di cani e d'augelli orrido pasto
lor salme abbandonò (così di Giove
l'alto consiglio s'adempìa), da quando
primamente disgiunse aspra contesa
il re de' prodi Atride e il divo Achille.
E qual de' numi inimicolli? Il figlio
di Latona e di Giove. Irato al Sire
destò quel Dio nel campo un feral morbo,
e la gente perìa: colpa d'Atride
che fece a Crise sacerdote oltraggio.
Degli Achivi era Crise alle veloci
prore venuto a riscattar la figlia
con molto prezzo. In man le bende avea,
e l'aureo scettro dell'arciero Apollo:
e agli Achei tutti supplicando, e in prima
ai due supremi condottieri Atridi:
O Atridi, ei disse, o coturnati Achei,
gl'immortali del cielo abitatori
concedanvi espugnar la Prïameia
cittade, e salvi al patrio suol tornarvi.
Deh mi sciogliete la diletta figlia,
ricevetene il prezzo, e il saettante
figlio di Giove rispettate. - Al prego
tutti acclamâr: doversi il sacerdote
riverire, e accettar le ricche offerte.
Ma la proposta al cor d'Agamennóne
non talentando, in guise aspre il superbo
accommiatollo, e minaccioso aggiunse:
Vecchio, non far che presso a queste navi
ned or né poscia più ti colga io mai;
ché forse nulla ti varrà lo scettro
né l'infula del Dio........"

Diegovi ha scritto:: ....Dopo una serata in Taverna, ed aver vinto un pò di ducati al Poker... ed aver ecceduto con le libagioni, il Barone si coricò svegliandosi sul tardi. I servitori avevano da molto iniziato i lavori e Diegovi, concessosi una breve colazione si diresse verso la città...aveva una ideuzza per la testa....

sulla strada lo raggiunse una delle dame di ladyviola che gli consegnò un bigliettino....

"Caro Barone,
oggi il mio precettore vuole che io mi istruisca non so di preciso su cosa...ci vedremo in taverna se Aristotele lo vuole,al calar del sole...siate buono con mio zio e se vi imbarcate in una partita a poker con lui...lasciatelo vincere ogni tanto....infine vi ringrazio per il fiore e per avermi riportata a casa ieri....
Con affetto
Viola De Medici "

al chè, Diegovi decisee di usare la medesima Dama per inviare al mittente la sua risposta:

Madama.... la cultura è virtù che si acquisisce con il tempo e la costanza. non lesinate il tempo alla cultura, e vedrete che è tutto tempo prezioso. Col tempo ogni granello di sapere acquisito formerà una bellissima spiaggia
servo vostro
Barone di Arischia

piegò il biglietto e lo diede alla dama.
poi proseguì nel suo itinere....

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Ladyviola ha scritto:: https://www.youtube.com/watch?v=wkgwTghzWmI
La notte era passata inquieta...ma oggi sarebbero partiti per far ritorno a casa....ci pensò un po su poi si disse che doveva avvertire la sua tappa per Pistoia c'era il suo bisnonno che voleva salutare li.
Era alla toiletta davanti allo specchio quando entrò Agnese

Ah eccoti qui mia cara...sul letto trovi una collo è da rifinire...non ho avuto tempo per farlo in nottata puoi farlo tu ora?

Con piacere Mia Signora ma se posso...l'avete fatto nella notte?

Si...il sonno tardava ad arrivare...ma in fondo è il mio mestiere.....

Agnese annuì negli occhi si poteva vedere l'ammirazione per la sua padrona,di cui aveva una una grande stima.Viola nello stesso tempo cercava di imparare i versi che Don Alfonso gli aveva segnato da studiare per il pomeriggio,ma lei con il greco non ci legava molto....passarono poche decine di minuti e Agnese annunciò

é finito Dama Viola...cosa devo farne?

disse mostrandolo alla dama,Viola annuì soddisfatta e tirò fuori una pergamena arrotolata che consegnò ad Agnese dicendogli di darla con la cappa al Barone;nella pergamena vi era scritto...
[rp]
Mio Caro Barone,
il pensiero che ieri eravate provato nella salute mi ha fatto anticipare il dono da farvi....purtroppo le stoffe che ho trovato non sono le più pregiate ma sono calde e vi daranno sollievo nelle sere che il vostro malanno busserà a richiedere la vostra attenzione.Oggi si riparte verso casa....ma sono certa che siano parole inutili...conosco il vostro zelo nel preparare il tutto....
Con Affetto
Viola De Medici[/rp]

Diegovi ha scritto:: Diegovi s'era svegliato presto: aveva iniziato a dare ordini precisi ai suoi servitori per la partenza:Armi...bagagli.... vettovaglie e quand'altro.

Vide arrivare Agnese, una delle dame di LadyViola.

Signor Barone, la mia Signora vi invia questo dono e un biglietto

Un dono? esclamo il barone che aprì il pacchetto Vide che era un bellissimo regalo e per giunta molto utile.

lesse il biglietto e pensò...per fortuna che voleva farmelo arrivati a casa....

Decise punto in bianco di scrivere due righe alla dama.

Madama Viola,

il vostro regalo è ben gradito, sia per l'utilità, ma anche perchè proveniente e suppongo fatto dalle vostre mani. sono sicuro che sarà molto di sollievo ogni quando avrò i miei acciacchi...e quando lo userò il mio pensiero andrà a voi.... anche se forse per pensarvi non c'era bisogno del regalo

servo vostro
Diegovi

piegò lo scritto e lo consegnò alla Dama che pregò di consegnarlo a Lady Viola.
poi tornò ai propri affari affidando il regalo ad un servitore e il pensiero dell' autrice alla sua mente.

Diegovi ha scritto:: era giunto il tardo pomeriggio. diegovi e il suo seguito erano pronti e ansiosi di partire, quando all' improvviso Agnese , la dama di LadyViola, usci dalaporta della padrona e si diresse correndo dal Barone.

Barone, Barone...vi vorrei informare che probabilmente nn partiremo oggi

Siete ansante madama...fermatevi e spiegatemi

la mia signora,stanotte ha lavorato per farvi il copricapo, e stamattina era stanchissima.Probabilmente si è stancata troppo e ora è a letto con un forte mal di capo....

Diegovi provò allo stesso tempo preoccupazione, senso di colpa e voglia di far qualcosa...

Madama...se sta male nn può , e di conseguenza no posso partire nemmeno io e soggiunse: Madonna, voi salite su dalla padrona vostra, io cercherò un rimedio

Aveva gia una soluzione....andare dal frate erborista nel convento dei frati della città. Lo aveva visto l'altro giorno al suo arrivo, ed era certo che un erborista c'era.

trovò l'erborista, un certo frate Bartolomeo. Descritta la cosa, l'erborista, con gesti saggi ed esperti prese alcuni ingredienti per farne un unguento

Barone- disse- queste due piante assieme, lavanda e rospmarino hanno ottime proprietà di cura del mal di testa ho gia messo al macero in aceto lavanda e rosmarino.... fatele impacchi e vedrete che ne avrà benefici

Detto fatt....in 4 passi fu a casa di viola....diede ad Agnese il preparato e stette ad aspettare dei risultati seduto su una sedia...

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Ladyviola ha scritto:: L'unguento che Agnese gli portò da parte del Barone sortì il suo effetto;il giorno dopo Viola si sveglio molto più fresca della sera precedente.stava giusto andando a ringraziare il Barone che lo trovò dormiente su una sedia poco distante dalla porte della sua camera.intenerita gli toccò una spalla e l'uomo preso di soprassalto sobbalzò cadendo all'indietro.

Ahahah Barone...perdonatemi ma sono uno spirito allegro oggi...vi siete fatto male?

Vedendo che l'uomo si era rialzato con un gesto sicuro annuì e continuò...

So che non sarà cosa gradita a Don Alfonso,ma nel viaggio potremmo0 cavalcare insieme....

Vide dipingersi un sorriso sul suo volto e anche lei sorrise...infine si congedò doveva salutare sua sorella e chiedere perdono per la mancata partenza ai suoi zii...

Diegovi ha scritto:: Il Barone si sentì molto sollevato nel veder LadyViola fresca e pimpante e non badò molto al ruzzolone che gli provocò. Del resto sapeva bene che un mal di capo non era proprio una degna compagnia.

E fu ben contento di acconsentire alla proposta di cavalcare assieme durante il viaggio verso Volterra.

Difatti i 2 stettero molto assieme nonostante lo sguardo del precettore di lei...discuterono amabilmente di molte cose e spesso la risata di Viola di alzò gaia e leggera.

Madama Viola, vedervi cosi contenta e serena rende felice anche me

Messere,mi fa piacere. avete gradito il Copricapo?

Si, molto. Diciamo che quando mi occorrerà sarà di ottimo aiuto. Vi penserò in quei momenti. anche se a dirvela tutta non servirebbe. vi penso gia ora molto.

LadyViola abbozzò un sorriso, mentre le guance accennarono un leggero rossore.

Diegovi stette in silenzio... poi senza motivo apparente disse:

Con la penombra
nella strada deserta
dalla finestra
osservo immobile
nel silenzio serale

LadyViola si voltò stupita. Non aveva mai sentito Diegovi declamare qualcosa.

Bellissima messere....di chi è?

Meglio iniziare a dire che cos'è madama...lo chiamano "Tanka" sono brevi poesie che recitano in Catai.

Diegovi sorrise alla fanciulla la quale ricambiò il sorriso. Un secondo dopo, il barone si fece di nouvo serio serio...guardò la dama e disse:

Come il sole
Carezza col suo viso
Le calde nubi

Così la mia bocca
Ti dipinge nel vento.

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Ladyviola ha scritto:: https://www.youtube.com/watch?v=RuNG_shQV2s

Che versi davvero incantevoli....ma il vento davvero è irriverente prende direzioni sempre diverse...

Il Barone annuì,spronando il destriero a mantenere un andatura allegra.Viola disse allora

Permettetemi di raccontarvi una storia...Simposio vuol dire banchetto, e questo dialogo di Platone narra di un banchetto tenutosi circa 2400 anni fa, il cui tema era l'amore.
Questo banchetto si tenne a casa di Agatone, ed oltre ad egli vi erano: Fedro, Eurissimaco, Pausania, Aristofane, Socrate ed Aristodemo. Successivamente, si unì a loro, anche Alcibiade.

Il primo a dire la sua fu Fedro che all'epoca era ancora ragazzo.
"Amore è un Dio potente e meraviglioso per molte ragioni, non ultima la nascita: deve essere considerato infatti il più antico degli Dei, e, ovemai ne dubitassimo, ce lo conferma Esiodo allorquando sostiene che fu lui il primo a emergere dal Caos. Ebbene amici, cosi come Amore è un Dio meraviglioso, anche coloro che amano sono a loro volta meravigliosi, giacché sono tutti disposti a sacrificarsi per la persona amata.
Alcesti alla fin fine fu l'unica ad accettare la morte al posto del marito, sebbene questi aveva ancora in vita entrambi i genitori.
Ciò detto, io affermo che "chi ama è più divino di chi è amato, dal momento che solo lui è pervaso dal Dio"

Il secondo a parlare fu Pausania.
Egli parlò di due Dei, disse infatti che esisteva l'amore celeste di Afrodite Urania e quello volgare di Afrodite Pandemia. Gli uomini che praticano l'amore volgare corrono dietro alle donne, e desiderano solo i loro corpi, e per questo finiscono col prediligere le persone stupide, cioè le donne. Il vero amatore, quello celeste, preferisce i maschi, ammirandone la natura forte e l'intelligenza più viva.

Poi parlò Eurissimaco.
Egli disse che esistevano numerosissime forme d'amore, non solo tra gli uomini e nelle donne, ma anche negli animali, nelle piante e in tutte le altre specie viventi, praticamente ovunque esiste una contrapposizione di valori. Inoltre Amore deve essere apportatore di armonia.

Il quarto a parlare fu Aristofane.
Egli dice che in origine l'umanita comprendeva tre sessi: gli uomini, le donne e gli androgini, che erano maschi e femmine nello stesso tempo. Questi individui avevano tutto doppio: avevano quattro braccia, quattro gambe, quattro occhi, ecc..., e ciascuno di essi aveva due organi genitali, entrambi maschili negli uomini, tutti e due femminili nelle donne, e uno maschile e l'altro femminile negli androgini. Questi camminavano a quattro gambe, ma potevano procedere in qualsiasi direzione, come i ragni. Questi avevano una forza incredibile e una sovrumana superbia, al punto di sfidare gli Dei. Zeus in particolare era indignato e voleva punirli. Un giorno decise di dividerli in due, in modo che ciascuna parte avesse due gambe e un solo organo genitale. A questo punto gli uomini erano diventati infelici, perché ciascuno di essi sentiva la mancanza della sua metà. I semiuomini cercavano i semiuomini, le semidonne cercavano le semidonne, e la metà maschile degli androgini cercava la metà femminile. Per ritrovare la felicità perduta ognuno di loro cercava di riunirsi con l'anima gemella. Ed è appunto questa smania che si chiama Amore.

Prese dunque la parola Agatone.
Egli non disse niente di interessante, ma cercò solo di abbellire il discorso con fronzoli e frasi ad effetto.
Giunse dunque il momento di Socrate.
Socrate raccontò una storia sentita da una donna di nome Diotima.
Il giorno in cui nacque Afrodite, gli Dei tennero un banchetto e fra gli invitati vi era Poros, il Dio dell'Espediente. Più tardi arrivo Penìa, la Povertà, ma non la fecero entrare perché era troppo malvestita. Poros si ubriacò, usci all'aperto e fatti due passi cadde al suolo. Penìa ne approfittò, e si accoppiò con Poros. Dall'unione della povertà con l'arte dell'arrangiarsi nacque l'Amore. Amore non è né bello, né delicato, ma al contrario è duro, scalzo, vagabondo e sempre in compagnia della miseria. Inoltre, come suo padre, è anche insidiatore dei belli e dei nobili, sempre pronto a escogitare trucchi di ogni tipo, dedito a filosofare, stregone, ecc... Fedro gli chiese come fosse possibile che Amore non fosse bello. Socrate rispose che:
solo chi è amato ha bisogno di essere bello, e che chi ama ne può fare a meno, e siccome il Bello desidera anche il Bene, potrà essere felice solo quando l'avrà trovato. Scopo dell'Amore è la creazione del Bello.

Ultimo a parlare fu Alcibiade, arrivato dopo che Socrate aveva parlato, era completamente sbronzo, fu convinto a parlare anch'egli d'amore da Eurissimaco.
Parla del suo amore per Socrate, dice che quando il suo maestro parla gli batte il cuore. Alcibiade aveva creduto che Socrate apprezzasse la sua bellezza, e allora lo invitò in palestra, dove fecero ogni tipo di esercizio, anche quelli + coinvolgenti, lottarono insieme l'uno avvinghiato all'altro senza che per questo accadesse mai nulla di significativo. Dopodiché lo invitò a casa sua, e lo convinse a dormire con lui. Alcibiade prese coraggio, ma Socrate lo respinse e da allora che il suo allievo soffre d'Amore.

Poi sorrise....a volte le vie della felicità sono più ardue di quelle del dolore pensò....

Admin Messaggi : 216 Data di iscrizione : 10.03.12

Diegovi ha scritto:: il Barone seguì con interesse il racconto della Dama e alla fine del racconto disse:

Io non so con chi potrei essere d'accordo.... io penso che l'Amore sia gioia, ma anche una strada dura perchè si debbono accettare le difficoltà di un percorso assieme, gli imprevisti, gli ostacoli. Non bisogna pensare che sia tutto luce, ma accettare anche l'ombra.

Ladyviola annuì e sorrise.

Ladyviola ha scritto:: Viola allora disse....

saggia risposta...anchio la prima volta risposi così....ponderando le parole.

una folata di vento fece imbizzarrire il cavallo e la giovane si vide costretta a tirare le redini,di lontano sentiva lo sguardo del precettore severo e vigile su di lei...forse aveva ragione...a volte si lasciava andare a manifestazioni troppo affettuose verso chi stimava.
Si avvicinò un poco e disse

Ancora una parola eccola....un sonetto + modesto sul vento che oggi accompagna il nostro viaggio
Sbuffa di luce il vento di marzo
e di campane quaresimali.
L'anima si riempie
di polline e sospiri.
Viene ancora
quella stagione che pensavi l'ultima,
viene pregnante di emozioni
e di odori,
riapre le ferite e le infiamma
dalle corolle delle fresie rosse,
mozza il respiro
e fa vibrare il cuore.
Ti dice che sei viva
e tu
non lo credevi.

Poi attese una risposta del Barone ma Agnese da dietro le sue spalle con ansia nella voce disse
Dama Viola nn tratteniamoci così a lungo è sconveniente

Aspetto la risposta a questo sonetto e poi manterremo le giuste distanze...
e fece un cenno di intesa al Barone.

Diegovi ha scritto:: "Aspetto la risposta a questo sonetto e poi manterremo le giuste distanze... "

Diegovi pensò un secondo.... e subitamente, guardando Viola...disse

"Basta una sola volta vedere la bellezza;
che una volta veduta eternamente accende,
ed impressa nell'anima eternamente dura.
Fiamma che vita immortale trascende
non teme con il corpo sepoltura,
ne' il tempo l'appassisce ne' l'offende"

non ho trovato di meglio per voi
e me ne rattristo.

Ladyviola ha scritto:: Eran dunque arrivati a Livorno...quando un servitore del Barone gli disse che il suo padrone lo cercava....Viola amareggiata della sua assenza spiegò al giovane che era in punizione per via della cavalcata....

....sapete il mio buon precettore è all'antica....dice che mi sono presa troppe libertà in questi giorni...ma voglio che consegnate questo scritto al vostro padrone....

[rp]
Caro Barone,
vi scrivo dalla mia camera ove sono rinchiusa come punizione per le mie troppe libertà...non ho avuto nemmeno il modo o il tempo per lodare i vostri ultimi versi....ma sono stati davvero delicati....vi scrivo qui la mia risposta....
Quanto ancor più bella sembra la bellezza,
per quel ricco ornamento che virtù le dona!
Bella ci appar la rosa, ma più bella la pensiamo
per la soave essenza che vive dentro a lei.
Anche le selvatiche hanno tinte molto intense
simili al colore delle rose profumate,
hanno le stesse spine e giocano con lo stesso brio
quando la brezza d'estate ne schiude gli ascosi boccioli:
ma poiché il loro pregio è solo l'apparenza,
abbandonate vivono, sfioriscono neglette e
solitarie muoiono. Non così per le fragranti rose:
la loro dolce morte divien soavissimo profumo:
e così è; per te, fiore stupendo e ambito,
come appassirai, i miei versi stilleran la tua virtù.

So che non vi è bisogno ma vi ricordo che domani si parte.....vi lascio infine un affettuoso saluto...potrete spedirmi la risposta tramite Agnese....
Viola De Medici [rp]

Admin Messaggi : 216 Data di iscrizione : 10.03.12

Diegovi ha scritto:: ....Diegovi era inquieto...non vedeva Viola da una giornata....e non aveva alcun segno di ella....

cosi si decise...inviò un servo alla casa della dama per vedere se abbisognava di qualcosa. Dopo un po il servo se ne discese , giungendo innanzi al barone disse:

la dama sta benissimo e vi manda i suoi saluti e questo biglietto....

diegovi aprì il foglietto e lesse....dunque era in castigo per "troppa libertà", ma assieme ad essa ella inviava anche dei versi... li lesse piu volte gustandone ogni frase e ogni parola.

Dispiaciuto perchè non l'aveva vista, ma contento per il biglietto, il barone decise di mandar qualcosa alla Dama

prese pergamena e calamaio e iniziò a scirvere...

Mia cara Viola,

mi rattrista il fatto che causa mia voi dobbiate stare al chiuso questa giornata e non potete ammirare le bellezze di questa città. tuttavia anche queste sono , come dite voi, "spine" di una rosa che spero possa sbocciare in fretta.

è dura scegliere versi appropriati per una dama come voi e con una cultura cosi estesa come la vostra....ma ho pensato a questi....

Quando l'amore vi fa cenno, seguirtelo, Benché le sue vie siano difficili e scoscese E quando le sue ali vi avvolgono, abbandonatevi a lui, Benché la sua lama, nascosta tra le piume, può ferirvi. E quando vi parla, abbiate fiducia in lui, Benché la sua voce possa infrangere i vostri sogni come il vento del nord rende infruttuoso il giardino. Poiché come vi incorona, così pure l'amore vi crocefiggerà. Come favorisce la vostra fioritura, così pure favorisce la vostra recisione.

Mia cara viola, sappiate che avrei voluto tantissimo ripetere una cavalcata, magari priva dei singhiozzi della precedente.Spero che Aristotele me ne dia la possibilità. Nel frattempo spero voi approfondirete ulteriormente le vostre virtu. io mi accontenterò di un angolino del vostro cuore, se ce l'ho

servo vostro
diegovi

prese il foglio, lo arrotolò e diede ordine al servo di portarlo a dama Viola....ma nona mani vuote. vide li vicino una bellissima rosa che stava appena sbocciando....la prese e la diede al servo....con l'ordine di portarla su-

Admin Messaggi : 216 Data di iscrizione : 10.03.12

Ladyviola ha scritto:: Ricevette la rosa e la pergamena...alchè tentò di evadere dalla camera ma il precettore l'ammonì e gli permise solo di rispondere al messaggio....

[rp]
Barone,
che versi lieti mi scrivete....oggi ripartiremo e io sarò confinata nella carrozza ma....voglio lasciarvi qualcosa di lieto anchio ecco...

Tieni stretto ciò che è buono,

anche se è un pugno di terra.

Tieni stretto ciò in cui credi,

anche se è un albero solitario.

Tieni stretto ciò che devi fare,

anche se è molto lontano da qui.

Tieni stretta la vita,

anche se è più facile lasciarsi andare.

Tieni stretta la mia mano,

anche quando mi sono allontanato da te.

con affetto
Viola De Medici[/rp]

poi staccò un petalo della rosa e la fissò alla pergamena,chiedendo ad Agnese di consegnarla al Barone...

Diegovi ha scritto:: erano 2 giorni che il Barone e LadyViola non si potevano vedere, e il Barone iniziava ad essere insofferente. aveva cavalcato con il suo seguito, solo, con in mano lo scritto della dama e accuratamente riposto, il petalo della rosa che ella aveva mandato per lui.....LadyViola, oltre ad essere una fanciulla graziosa era anche.... stimolante cercare di ricordare poesie o canzoni per la Dama.....

Improvvisamente ebbe un sussulto. come preso dalla smania di scrivere chiese ad un servo un pezzo di carta e iniziò freneticamente a scrivere....

Cara Viola,
E' assai stimolante ricercare per voi versi. Ho trovato questi grazie ad uno dei miei servi che è del Nord e che conosce un linguaggio che si chiama gaelico. la canzone sembra tagliata per voi.

Canzone Per La Dama Dai Capelli Biondi
O Dama dai capelli biondi,
Canta per me della bella terra antica.
La tua divina voce
sussurra la poesia della magia
che vola nel vento,
come l'acqua dolce al tatto del Boyne.

Ragazze, per sempre giovani e belle,
che danzano attorno allo spezzato ?grigio?,
dove a lungo dimenticati eroi
cantarono di vittoria
e bevvero birra
ai vecchi ricordi.

Canta per me un'ultima volta,
Dea dai capelli biondi,
prima che il mio vecchio orecchio mi abbandoni.
Lascia che io ti veda danzare,
prima che la tua bellezza svanisca
dalla mia vista che mi abbandona.

Con la speranza di vedervi...spero di evdervi presto altrimenti riduco al silenzio il precettore.....

Ladyviola ha scritto:: https://www.youtube.com/watch?v=Bs8AXlTwhJ0

Muoveva i piedi a lenti passi ondeggiando un po qui e un po lì....ma si camminava...sentiva la pietra del pavimento sotto i piedi dopo mesi e le sembrava la cosa più bella del mondo.il sorriso le si dipinse come un quadro...e accompagnata da Agnese scese nel cortile umido di rugiada x camminare

Mia Signora non alzate così le gonne non sta bene vi prego.....

Oh Agnese ma guarda riesco a stare in piedi da sola.....guarda.....

una cosa naturale le sembrava ora un miracolo....certo l'andatura era ancora traballante come un bimbo che muove i primi passi ma poteva e ci riusciva....proprio in quel momento arrivò un servitore del Barone....Viola lo fermò e gli disse di chiamare il suo padrone....voleva che anche lui potesse vederla in piedi....

ma affrettati il mio precettore tornerà di qui a poco.....

si raccomandò...sperando che Diegovi arrivasse in fretta....

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Diegovi ha scritto:: diegovi era intento nei suoi affari, quando vide il suo servitore Amadeo correre precipitosamente; giunto innanzi a lui disse....

Anf anf... Signor Barone...anf anf...Madama Viola anf anf... vorrebbe vedervi subito....è laggiù...

Diegovi non lasciò terminare il servo che gia volava verso il luogo ove stava LadyViola...sembrava avesse le ali ai piedi da quanto correva veloce!
Svoltato l'angolo....vide Viola....era inpiedi appoggiata al muro con una mano ed era in grado di camminare.

Viola! Questa è una cosa meravigliosa!

Diegovi non indugiò altro
vole a tutti i costi prendere la mano della dama e accompagnarla nei suoi passi....

Ladyviola ha scritto:: Viola sorrise indugiando con i passi leggera come una piuma forse troppo perchè si sbilanciò in avanti e cadde verso il Barone che la sostenne tra le braccia...i capelli leggermente lunghi di lui le sfiorarono la fronte....ad un tratto Agnese disse

Don Alfonso sta venendo a gran passi milady

Viola allora si divincolò dalla presa cadendo a sedere sul pavimento e ridendo....fece cenno di far finta di nulla al Barone che con intuizione si mise a tre passi da lei ridendo a sua volta.il precettore la trovò così...

cosa accade qui?

nulla nulla mostravo i miei primi passi....oggi non so come non so perchè ma ma...eccomi che posso star in piedi...

bene ma non abusate della vostra salute e ora rincasiamo è tardi.....

sorretta da Agnese e dal precettore si congedò dal Barone....

Diegovi ha scritto:: Diegovi era felice. finalmente Viola camminava con le sue gambe e lui aveva assistito ai suoi primi passi. E aveva visto anche la dama, che era giorni che non vedeva....

Attimi intensi di emozioni ma brevi, visto che ella risalì in breve con precettore e Agnese....

Decise due cose: una di festeggiare con i servitori in taverna il lieto evento e l'altra di mandare uno scritto alla Dama. Prese pergamena e calamaio scrisse rapidamente

Madama,
è stata una grande gioia per me il fatto che voi abbiate voluto condividere con me la gioia di questo grande evento. Non finirò di lodare Aristotele per la fortuna di avervi incontrato, avervi conosciuto ed aver visto questo evento.
sono molto triste per non potervi vedere di piu!
mi mancano le chiacchierate
mi mancano le vostre battute
mi mancano le cavalcate
ma sopratutto mi mancate voi....

servo vostro
diegovi

arrotolò la pergamena e prego il servo di portarla a madama Viola
eppoi pregò i servi di seguirlo nella miglior taverna a festeggiare l'evento.

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Ladyviola ha scritto:: Arrivati a S.Miniato sapevan di non potersi fermare per cui non si mise a disfare i bagagli ma appoggiata a un bastone si recò lentamente verso il bosco.le gambe un po le dolevano ma era un malore sopportabile;loa sua andatura procedeva come quella di una vecchietta e a volte stringeva i denti.Agnese non ci mise molto a ritrovarla...
Madonna Viola ero in ansia non vedendovi più...

Agnese contavo sul tuo zelo nel servirmi....tieni porta questa missiva alo Barone...io potrò trattenermi per poco...Don Alfonso mi vuole a cena con lui....

la serva prese la pergamena dentro vi era scritto

[rp]
Diegovi...ti aspetto ai piedi della quercia per sentire alcuni versi....potrò trattenermi per poco,ma quel poco sarà molto....
Viola[/rp]

un messaggio corto e deciso perchè arrivasse in fretta al mittente e che olo stesso non indugiasse sulla forma o le parole....seduta sotto la quercia si massaggiò un piede

le pulsava il sangue così veloce che sembrava volesse scoppiare.infine attese....il tempo la reclamava ma non sarebbe andata via senza vederlo.....

Diegovi ha scritto:: Il Barone Diegovi era intento ad ammirare le bellezze della cittadina, quando giunse trafelata Agnese che consegnava una missiva al nobiluomo.

Diegovi lesse la missiva e senza manco ringraziare della gentilezza agnese corse a tutta birra verso la foresta ove era ad aspettarlo madama Viola....
Correva come il vento...tanta era la sua voglia di vedere quel Fiore di Momepulciano....

la trovò apoggiata alla quercia....

Vi vedo sempre meglio madama Viola disse il Barone baciando la mano che ella gli porse

Sempre galante Barone

Non è galanteria...è la verità...vi vedo migliorare di giorno in giorno...

LadyViola sorrise

E siete sempre piu carina...sapete.... credo che l'infortunio vi turbasse molto...ora che il sorriso sta tornando sul vostro viso... vi vedo piu disponibile al dialogo e pu serena

LadyViola sorrise e annuì

Suppongo sia cosi.... mio caro Barone rispose la giovine voglio sentire declamare qualche altra delle vostre belle poesie

servo vostro madama....

Diegovi stette a pensare un pò....poi alzando gli occhi e guardando la dama disse...

Esiste un posto....
ove il cielo, la terra, il mare si toccano
ove ogni suono si incontra
ove ogni cuore si sente battere
Vorrei portarvi in quel posto
e farvi sentire come batte il mio cuore
ma sopratutto per chi batte
per una fanciulla che meriterebbe
cento...mille ...diecimila volte di piu
di quello che posso offrire io
ma io
oltre al mio cuore
altro non so offrire

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Ladyviola ha scritto:: incantata....sorrise...e applaudì leggermente...

troppo buono con me.....ora vi voglio declamare io qualcosa...non sarà certo ricercata come la vostra,ma spero apprezzerete
Credevo che il mio viaggio
fosse giunto alla fine
mancandomi oramai le forze.

Credevo che la strada
davanti a me
fosse chiusa
e le provviste esaurite.

Credevo che fosse giunto
il tempo
di trovare riposo
in una oscurità pregna
di silenzio.

Scopro invece che i tuoi
progetti
per me non sono finiti
e quando le parole ormai
vecchie
muoiono sulle mie labbra
nuove melodie nascono dal
cuore;
e dove ho perduto le tracce
dei vecchi sentieri
un nuovo paese mi si apre
con tutte le sue meraviglie.

si alzò di rimando anche il giovane lo fece,sicchè la dama si avvicinò fino a prendergli un braccio e disse

no nn datemi pareri ne giudizi ma abbiate la bontà di accompagnarmi alla locanda domani sarà un lungo viaggio e il mio precettore mi starà di certo già cercando.....

detto ciò si accostò ancora tanto da arrivargli alla spalla destra con il viso....

Diegovi ha scritto:: Diegovi ascoltò con molta attenzione la dama declamare la sua poesia, ma non aprì parola, come dama Viola chiese...

Offrì però il suo braccio alla dama, che doveva essere accompagnata per il suo Desinare assieme al precettore.
I passi erano brevi e incerti..ma ella migliorava in momento in momento....

qualche volta inciampava e perdeva l'equilibrio...ma le forti braccia del barone non la persero mai di presa... se la ritrovò con il viso di lei vicino al suo una volta.
che sensazione! il suo delicato profumo....il suo respiro...poteva udire anche il suo battito del cuore accelerato....
si chiedeva se era per la fatica o per la sua presenza......

se Viola potesse sentire il mio battito pensò....

viola era silenziosa

a che pensava? si chiese Diegovi

Non fece in tempo a chiedere ...che la figura del precettore si delineava alla porta della Taverna

Salve messer Alfonso....spero di non aver troppo abusato del tempo di madama e della vostra pazienza....

detto questo....salutando la Dama...lasciò i due entrare in Taverna, mentre lui andava a dare gli ultimi ordini di partenza.

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Ladyviola ha scritto:: Il ritorno a casa sembrava lungo...eppure eran già a Pistoia....l'erba dei campi era verde e lasciava spazio a riposi pomeridiani sotto gli alberi.
Proprio sotto un ulivo trovò Diego quel pomeriggio intento a legger pergamene con il suo solito cipiglio imbronciato....

Messere di cosa vi dilettate?

Lettura mia cara Dama...ma se posso osare....dover eravate in questi giorni che vi siete negata alla mia vista?

studiavo...Barone....a tal proposito vorrei farmi perdonare con un sonetto....
Qualunque giorno non veggio 'l mi' amore,
la notte come serpe mi travollo,
e sì mmi giro, che paio un bigollo,
tanta è la pena che sente 'l meo core.
Parmi la notte ben cento mili' ore,
dicendo: " Dio, sarà mma' dì, vedròllo? ";
e tanto piango, che tutto m'immollo,
ch' alcuna cosa m'aleggia 'l dolore.
Ed i' ne son da llei così cangiato:
ché 'n una ched e' giungo 'n sua contrada,
sì mmi fa dir ch'i' vi son troppo stato,
e ched i' voli, sì ttosto me'n vada,
però ch'ell' ha 'l su' amor a ttal donato,
che per un mille più di me li aggrada.

vide il Barone ridere....arrossì e abbassò lo sguardo

suvvia siate clemente non so molto pratica di lingua popolare....ma per voi ho tentato e un sorriso vi ho strappato.....

Diegovi ha scritto:: Madama.... mi avete fatto sorridere si, ma non perchè il vostro declamare è buffo, bensi perchè siete veramente splendida ed io mi sento un perfetto....impacciato

Non siete impacciato Barone... cosa ve lo fa pensare?

Voi, madonna. era tanto tempo che nn mi sentivo cosi bene e allo stesso tempo cosi....

cosi?

....cosi teso. Non vedervi per molti giorni è stata una sofferenza. ed è una sofferenza anche per me dirvi che stasera voi ripartite senza di me. sono intrattenuto da un impegno nobiliare. Un invito ad un matrimonio....sono stato invitato dalla sindachessa....

Ladyviola ha scritto:: il viso le si intristì e la bocca che era tesa in un sorriso divenne una goccia all'ingiù facendole assumere l'espressione imbronciata di una bambina.
Diego tento di prenderle una mano ma lei si ritrasse,poi sospirò....

Io sono confusa credevo che sareste partito con noi....invece....

Il barone abbassò lo sguardo dispiaciuto.Viola infine si avvicinò...

come posso esser certa che non vi perderete?

toccò il pendente dono del Barone,poi guardò alla sua mano destra aveva ancora un sacchettino con dei fiori che voleva usare per adornare la stanza lo prese e lo legò al polso del Barone e disse

Ti lascio questo sacchetto di fiori dai profumi soavi e dai colori intensi....che il ciondolo di guidi fin a me e che i fiori ti ricordino la mia presenza

poi poggiò la testa sulla sua spalla e disse
prima di partire allora vi lascio così se mi permettete.....
Io pronuncio il tuo nome
in questa notte oscura,
e il tuo nome mi suona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della mite pioggia.

Ti amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha commesso il mio cuore?
Se la nebbia si scioglie
quale nuova passione mi aspetta?
Sarà tranquilla e pura?
Se potessi sfogliare
con le dita la luna!!

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Diegovi ha scritto:: Il Barone prese il sacchetto, ne assaporò l'aroma...e se lo agganciò alla cintura. Ascoltò il declamare con la voce tremante della Dama.

dopodiche, con un sorriso guardò la Dama negli occhi e disse.

Devo solo presenziare invitato ad un matrimonio. Sarà con me il sindaco di Pistoia e sua sorella. dopo la cerimonia e le libagioni ripertirò con il mio seguito. Probabilmente ci si rivedrà direttamente a casa.

Non sarete in pericolo da solo?

Madama...ero piu in pericolo quando venni a montepulciano con 900 ducati!
io so che mi mancherete...perciò vi lascio Alonso. cosi se vorrete scrivermi usate pure lui per farmi portare le vostre missive. curatelo bene è un piccione molto in gamba. mi mancherete molto

detto questo, guardò per un attimo gli occhi della Dama e dolcemente diede un bacio sulla fronte della fanciulla. Dopodiche, con un sorriso , la salutò e si diresse rapidamente verso gli alloggi.

Ladyviola ha scritto:: Erano appena arrivati a Montevarchi,il sole già alto nel cielo le trasmetteva la serenità di una lieta giornata...seduta allo scrittoio prese il pennino e dopo una lunga riflessione scrisse

[rp]
Caro Diego,
ormai sono arrivata a Montevarchi....è strano viaggiare senza la tua presenza e il nostro discorrere di sonetti....nessuna notizia mi è giunta da te circa la festa.come è stato il matrimonio?portavi un abito elegante?ma forse la domanda che più mi preme è sapere se il viaggio procede bene...sapervi solo,anche se avete molta esperienza mi preoccupa e il non ricevere vostre notizie mi fa sentire ansiosa......Vorrei sedermi vicino a te in silenzio,
ma non ne ho il coraggio: temo che
il mio cuore mi salga alle labbra.
Ecco perche' parlo stupidamente e nascondo
il mio cuore dietro le parole.
Tratto crudelmente il mio dolore per paura
che tu faccia lo stesso.

Spero ti arrivi presto la mia missiva.....
Viola....[/rp]

Arrotolò la pergamena e tirando fuori Alonso dalla sua gabbietta gli legò alla zampina il messaggio.infine lo portò alla finestra e lo lasciò volare in direzione nord....

Diegovi ha scritto:: Mia cara Ladyviola,

mi ha fatto piacere ricevere la vostra missiva e ho visto che trattate molto bene Alonso...
Potrei fare il vanesio raccontandovi che il matrimonio è stato splendido e che io ero vestito a gala , accompagnato dalla sorella del sindaco, madama Kristina, ma sarei alquanto bugiardo e vanesio. La realtà è che al matrimonio non ci sono andato ...diciamo che non era per il "domani" ma era per qualche settimana piu in là.

Dunque... duqnque sono in viaggio da solo.al momento non ho scorto pericoli e tutto va molto bene. Devo dire che viaggiare senza di voi è molto strano. Oramai ero abituato alla tua presenza, ai tuoi discorsi, ai tuoi sonetti e alle tue risate. mi mancano un po. Ma sono altresi contento poichè tra nn molto ci rivedremo..precettore permettendo.
Chissà se le vostre gambe procedono sempre meglio, chissà se vi manco anche io, chissà....
Il vostro regalo è sempre con me

Diegovi

legato il messaggio sulla zampina di Alonso, lo liberò ed egli procedette spedito verso sud

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Ladyviola ha scritto:: Affacciata alla finestra attese e attese finchè uno sbattere d'ali non la fece trepidare...era il piccione di ritorno,prese ansiosa il messaggio e sorrise mentre leggeva....poi lesta scrisse una risposta....

[rp]
Caro Barone,
non sapete che sollievo sia per me aver potuto ricevere vostre notizie...e aver appreso che al fine non avete partecipato al matrimonio....forse è osare troppo dirvi che la gelosia si era annidiata nel mio animo...domani infine raggiungerò Montepulciano e li vi attenderò....con ansia....non posso mettervi un dono più tagente di quello che vi feci...ma ecco per voi un piccolo fiore....
Con Affetto
Viola De Medici [/rp]

Diegovi ha scritto:: Madama,

vedere alonso arrivare in volo e portarmi la vostra lettera è stata una gioia immensa....

Sapervi quasi a casa e al sicuro è per me fonte di tranquillità. il mio viaggio sta andando bene senza grossi intoppi.

Gelosia?
E' un sentimento che sottintende un altro sentimento nobile... esso alberga nel vostro cuore? lo spero vivamente, poichè voi sapete che io son stato geloso quel giorno a piombino....

Vi ringrazio del regalo...lo metterò sul mio cuore...anche se è perfettamente inutile, perchè nel cuore c'è gia qualcosa di ben piu importante, ovverossia voi.

Mi manchi...ma il mio struggimento è compensato dalla gioia che avrò nel rivederti a casa.

un bacio.
diegovi

Ladyviola ha scritto:: Era infine arrivata a casa di nuovo a Montepulciano e ricevuta la missiva del Barone scrisse...
[rp]
Quante cose avrei voluto dirti.

Forse non tutte vere, forse non tutte utili ma sarebbero state le mie parole per te, affinché tu avessi potuto valutare e decidere, riflettere, capire e magari provare a vedere quanto di queste parole possano essere giuste.

Avrei voluto parlarti dei miei punti di vista, di come mi sono comportato in tutto questo tempo. Delle mie scelte, dei miei successi e dei miei fallimenti. Delle mie delusioni ma, anche di questo modo di affrontare sempre tutto con il sorriso. Ti avrei detto: fa' sì che i tuoi occhi abbiano uno sguardo sempre sincero, che le tue parole dicano sempre quello che pensa il tuo cuore, che i tuoi gesti non siano casuali. Non farti deviare da quello che può sembrarti fondamentale. Sono molto poche le cose veramente fondamentali, tutto il resto non lo è affatto. Perdici sopra solo un attimo di più e capirai se è un sì o se è un no quello che dovrai dire. Senza paura, senza rimorsi. Chi dice o fa quello che viene dettato dal suo profondo non sbaglia mai perché, anche se non è la cosa giusta in assoluto, sarà sicuramente la sua verità. Non esistono i “devo” o i “non posso” quando in ballo ci sei tu. Esiste invece quello che ci serve sul serio, quello che ci fa sentire bene, quello che ci fa sorridere. Andare a letto con quel famoso pensiero positivo e svegliarsi trovandolo ancora lì… quello è il tuo compito e non ha importanza quale pensiero sia purchè sia tuo e di nessun altro, purché ti faccia stare bene. Non è vero che i momenti tristi sono destinati a diventare solo brutti ricordi da mettere in un cassetto. Restano sempre con te, in un angolo del tuo cuore, sempre pronti a saltare fuori al primo momento di debolezza, per portarti alla mente tutto quello che hanno rappresentato nel loro bruttissimo “essersi verificati”. Ma non scappare da loro, prendine atto e tienili con te.

L’esperienza è fatta proprio di quei brutti momenti perché sono quelli che sapranno insegnarti qualcosa. Sono i fallimenti che ti insegneranno a migliorarti, a correggerti, ad evitare gli stessi errori. Bisogna saper sbagliare, perdere, sentirsi soli per poter apprezzare tutto quello che di bello potremo avere e l’errore che commettiamo tutti è quello di rendercene conto sempre troppo tardi. Non farti ingannare dagli occhi azzurri o da un sorriso smagliante ma valuta i suoi pensieri e capirai molto facilmente se è una vera pietra o solo bigiotteria.

Non farti catturare da un “lavoro” se questo può rubarti anche quello che non hai da dargli. Non dare per scontato il fatto che chi dice “io sono così” verrà sempre interpretato nel modo giusto, perché bisogna capire gli altri per poter capire noi stessi, bisogna saper ascoltare gli altri per poter essere ascoltati. Siamo sempre troppo pronti a dire cosa ci serve, anche quando dovremmo dire cosa siamo disposti a dare. La gente ha molte frecce nel proprio vocabolario e qualcuna va a segno senza che ci sia un vero arco ad averla scoccata. Ma il segreto dell’albero è nel suo interno e non certo nel magnifico fogliame. Le sue radici sono buone perché buono è il terreno dove sono nate. Non farti abbagliare dal suo fiore o dal suo frutto perché non sempre avrà un sapore magnifico anche se sarà magnifico il suo aspetto. È proprio su quel terreno che dovrai piantare le tue di radici, non aver paura di perdere tempo per cercarlo, esiste e ti aspetta proprio lì, da qualche parte della tua vita. E allora sì che le tue foglie saranno la stima che avranno per te, i tuoi fiori la fiducia che sapranno darti ed i tuoi frutti l’amore di coloro che ti saranno vicini. Sono cose che non andranno mai via anche se la persona dalla quale provengono non ci dovesse essere più. Riuscire a fare tesoro di tutto. Prendere con semplicità quello che ci viene offerto e saperlo apprezzare. Non tutti sono capaci di dare allo stesso modo ma questo non significa che non sia tanto comunque. Non credere e non cedere alla solitudine, non credere alla meraviglia di questo essere autonomi, nessuno lo è. Non credere al principe azzurro ma credi che tutto diventa azzurro quando lo tocchi se sei pronto a lasciarti andare la cosa più bella che hai... il tuo cuore.

Lascialo andare tutte le volte che te lo chiederà. Non imporgli i tuoi pensieri, le tue paure. Il tuo cuore sarà sempre più giovane della tua mente e non importa se tornerà ferito. E' questione di aspettare quel tanto che basta perché passi, e sarà di nuovo pronto a riprovarci.
Abbiamo tutti bisogno di qualcosa e soprattutto di qualcuno che sappia starci vicino. Non aver paura di mostrarla questa debolezza perché i pezzi di ferro non sono utili a nessuno. Per quanto potrai sforzarti a non cedere, il tuo cuore ti chiamerà sempre chiedendoti di lasciargli una possibilità ancora per poterti mostrare quanto sia importante l’amore.

Ora sarò qui ad attendere per poterti mostrare.....quello che avrei voluto....
Viola[/rp]

Admin Messaggi : 216 Data di iscrizione : 10.03.12

Diegovi ha scritto:: Diegovi lesse la lettera...e il sorriso gli illuminò il viso.....

voleva correre veloce...arrivare a Pulciano e vederla...ma oggi non poteva
l'incidente al carro dei viveri costringeva il gruppo ad una sosta forzata a metà strada tra montepulciano ed Arezzo in attesa di soccorsi....

diegovi prese una penna ed inizio a scrivere...

Madama Viola,

Ogni qualvolta una lettera arriva con alonso il mio cuore trabocca di gioia...ogni qualvolta il mio piccione porta a voi qualcosa il mio cuore si riempie di ansia ...ansia dell' attesa di tua risposta.
Domani sarò a Pulciano e spero di vedervi. davvero....mi mancate moltissimo. Mi mancano le votre risate, il vostro sguardo...le vostre mani...le vostre declamazioni, le vostre poesie.

un bacio
diegovi

diegovi piegò il biglietto, lo affidò ad alonso, che sicuro sicuro partì verso sud

Diegovi ha scritto:: Diegovi arrivò la mattina presto a montepulciano...poca gente in giro....
sperava ci fosse qualcuno ad aspettarlo.... nessuno....
Andò in taverna...vide due amici... li salutò e poi si diresse verso casa sua..

davanti all' uscio Diegovi si fermò di colpo.... vide presso l'ingresso una gabbietta in legno appesa attraverso una corda e d un gancio, al muro. Ivi dentro Alonso, sparuto, solo, senza acqua e poco cibo..

Alonso ...fido alonso...chi puo averti lasciato nella gabbia cosi?

detto questo, liberò il fidato piccione e ordinò di riconsegnare alla proprietaria la gabbietta vuota..pre se un biglietto.... lo scrisse...

Madama viola,

vi riconsegno la gabbietta in cui avete messo alonso. Ve la riconsegno vuota. Forse è alla pari delle parole che in questi giorni ci siamo scambiati. e non parlo delle mie parole, ma delle vostre.

diegovi

Ladyviola ha scritto:: Madama viola,

vi riconsegno la gabbietta in cui avete messo alonso. Ve la riconsegno vuota. Forse è alla pari delle parole che in questi giorni ci siamo scambiati. e non parlo delle mie parole, ma delle vostre.

diegovi

lesse il bigliettino.....poi pregò che il servitore attendesse un attimo e scrisse....

[rp]
Barone,
che dirvi...probabilmente avete ragione...sono una persona totalmente vuota!vi mando dei ducati per risarcirvi dei danni di Alonso,sebbene fossi certa che era ben nutrito e pasciato,ma evidetemente non è così.....il vostro servitore sostiene che era emaciato quasi morto.
probabilmente come tutte le fanciulle scrivere e immaginare è più facile che esser donna nella persona....capisco il vostro disappunto e forse ho osato troppo con le parole poichè ogni qual volta ci vedevamo non ero pronta a passi tangenti.avervi rivisto sano e salvo dopo la vostra disavventura mi ha risollevato....ma avete ragione ho detto di più di ciò che sento....e per questo non basterà una vita per chiedervi perdono....non posso obbligarvi ad aspettarmi, ad aspettare che le paure passino, ma voglio che sappiate che sarete nel mio cuore sempre e queste parole sono sincere non scritte per bella mostra.più volte mi avete accusata di giocare con i sentimenti e io piego il capo e lo spargo di cenere,se è così che vi ho fatto sentire.anche voi avete suscitato emozioni nuove in me come paura,gelosia,consapevolezza di esser anche donna oltre che amica....per cui mi trovo in debito con voi ....
Vostra ancella
Viola[/rp]

poi diede il biglietto al servitore con un sacchettino di ducati,l'uomo lo prese e guardandola in modo ostile disse

donna con il cuore di pietra....arpia....strega!

Viola rimase senza parole ma accettò in silenzio l'ingiurie....

Finito il 23 Giugno 2009