Fidanzamento ufficiale tra Mordok e Morrion

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Inizio 26 Settembre 2009

Thork ha scritto:: Correva il 26 settembre, anno domini 1457...
In quel di Livorno, nella Repubblica Fiorentina, e ancora più precisamente in riva al lago seduti all´ombra di una grosso albero, stavano seduti due giovani, un uomo ed una donna...
La giornata era soleggiata e un leggero venticello proveniente da nord rinfrescava il viso dei due giovani che continuavano a guardarsi negli occhi e ad abbracciarsi.......
Nessun altro era presente nei dintorni, i pescatori avevano giá issato le reti e , rientrati con le loro barche, si erano giá diretti verso il mercato di Livorno.........

- Amore, devo chiederti una cosa...
- Dimmi...
- Sai... è da un po' di tempo che... No, niente, lasciamo perdere...
- Ma amore, se c'è qualche problema dimmi pure...
- No, no, tranquilla - le diede un bacio
- Dimmi solo una cosa... è qualcosa di brutto?
- No, tranquilla...
- Va bene come vuoi tu... Ma sappi che non sono proprio tranquilla...

I due continuarono a parlare d'altro, nel frattempo il sole stava tramontando e il lago si rifletteva di rosso, il giovane non faceva altro che ammirare la bellezza della sua donna ed ad un tratto riprese a parlare......
- Amore... Sai, quella cosa che volevo dirti prima... Vuoi saperla?
- Mi preoccupi, sai?
- Macché! è una cosa bella, per me...
- Mhm...
- E spero anche per te...
- Non so se sia il caso
- Decidi tu, ti prego...
- Dai, dimmi non tenermi sulle spine, non dirmi che devi andare in missione con l´esercito
sto male solo all´idea di non poterti vedere per un giorno, figurati per mesi...
Il giovane sorrise, si avvicinó al suo orecchio, e dolcemente le sussurrò queste parole:
- Vorresti... diventare la mia fidanzata?
La giovane ebbe un sussulto poi rimase per un attimo a fissarlo negli occhi e lo bació appassionatamente, i due giovani si fecero travolgere dalla passione e....................

.........Dopo un pó i due giovani, si trovarono sdraiati uno accanto all´altro mentre stava sopraggiungendo la notte...........il giovane si alzó raccolse un pó di legna e accese un fuoco ai loro piedi.......
Mentre era indaffarato nell´accenderlo corse verso il suo cavallo prese un oggetto dalla bisaccia e correndo verso la donna esclamó
- Ah, quasi dimenticavo!
- Cosa?
- Questa...

Prese la mano della giovane donna e le mise l´anello all´anulare...........
Questo è uno dei giorni piú belli della vita dei due giovani ed è per questo che i due vogliono renderlo pubblico....
A residenza Bardi e a Residenza De´ Medici è esposto il seguente messaggio..........

[rp]
Madame, messeri...
è con estrema gioia che vi annuncio il fidanzamento tra
Stefano Wallace Bardi, meglio conosciuto come Mordok,
e
Isotta Genevria Viridis De´ Medici, meglio conosciuta come Morrion.
[/rp]

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Daniangi ha scritto:: Dani passava di la' per caso e vide una pergamena , si fermo' a leggere, la lesse e la rilesse .... lo zio si fidanzavaaaaa evvivaaaaaa
lesse con chi...Genevria..... ma che bello finalmente dopo tanto tempo lo zio Stefano ha trovato la sua anima gemella
che comincino i festeggiamentiiiiiiiii
/me corre in residenza a preparare la festa......

Franksparrow ha scritto:: Svevo camminava come al solito per Livorno, dirigendosi al lago dove sarebbe andato a pescare.
Mentre si avvicinava piano piano, vide che due sagome stavano sedute vicino al lago; ad un certo punto gli riconobbe: Zio Mordok e Dama Morrion.
Si tenevano stretti e si baciavano con passione Svevo pensò " Guarda lo zio che stile!!!". Si avvicinò ancor di più, abbastanza da vedere lo zio che tirava fuori un anello brillante e lucente come il sole e che diceva "Questa".A quel punto si baciarono con ancora più passione di prima ,se possibile, e si rotolarono sul prato...
Svevo a quel punto si avvicinò lesto e disse allo zio "Bravo il mio zio mandrillone!!!". A quel punto scappò via, sicuramente mentre lo zio imprecava ed entrò in casa...

Maddalus ha scritto:: "PUM PUM PUM PUM PUM PUM PUM"

"che diavolo è tutto sto casino???????" strillò Azzurra affacciandosi dalla finestra della camera.
La stanza della ragazza si affacciava sulla facciata principale del palazzo e da lì poteva vedere un uomo con un lungo mantello nero attaccare con un chiodo una pergamena sull'antico portone del palazzo...un bellissimo portone in legno massiccio con maniglia e pomoli in bronzo con dettagli in ferro fucinato a mano!!!!!!!!!
"EHI!!!!FERMO!!!!CHE DIAVOLO FAI?????"
Azzurra corse veloce al piano di sotto spalancò il portone facendo rotolare l'uomo giù dalla scalinata principale
"oh cielo santissimo!!!"
La giovane corse ad aiutarlo scusandosi ininterrottamente!Quindi, accertatasi che non si fosse fatto nulla di grave, gli indicò la bacheca di famiglia all'ingresso del palazzo dove potè appendere la famosa pergamena.

[rp]Madame, messeri...
è con estrema gioia che vi annuncio il fidanzamento tra
Stefano Wallace Bardi, meglio conosciuto come Mordok,
e
Isotta Genevria Viridis De´ Medici, meglio conosciuta come Morrion. [/rp]

Mentre la pergamena veniva appesa Madd lesse e non poteva credere ai suoi occhi: LO ZIO SI SPOSAVA!!!!!!!!

AUGURI ZIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Azzurra era felicissima per i due e augurava a entrambi tutta la felicità del mondo!!!

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Morrion ha scritto:: Genevria, in compagnia di Mordok, era seduta sotto il salice piangente in riva al lago, lo stesso salice che li aveva accolti sotto le sue ampie fronde tempo prima, quando nacque il loro amore.
Lui prese il viso di lei fra le sue mani e le accarezzò i capelli.

"Amore, devo chiederti una cosa"

Il di lui sguardo era serio, lei non riusciva a capire cos'ei stesse pensando.
Gli chiese se ci fosse qualche problema ma lui le rispose di stare tranquilla.
Lei tranquilla non era, ma capì che lui avrebbe parlato quando si sarebbe sentito pronto.

Dopo aver affrontato vari argomenti si ritornò su tale discorso.
Genevria era preoccupata, non capiva cosa lui non riuscisse ad esternare.

"Che l'abbiano chiamato per una missione? Che sia malato?" pensò.

Lui le spiegò che non si trattava di una cosa brutta, anzi molto bella per entrambi, ma la di lei preoccupazione, invece che diminuire, aumentò.
Allora il suo amato le si avvicinò e le sussurrò una frase.

"Vorresti... diventare la mia fidanzata?"

Genevria rimase senza parole, il suo cuore batteva sì forte che sarebbe stato impossibile contarne i battiti.
Lo guardò negli occhi, in quegli occhi nei quali amava perdersi.

"Si, voglio essere la tua fidanzata"

Ancora emozionata lo abbracciò e lo baciò.
Rimasero stretti l'un l'altra per lungo periodo, poi lu si alzò, accese un bel fuoco e andò verso il cavallo.
Lei rimase sdraiata ad ammirare le onde che si infrangevano contro gli scogli.

Lo vide tornare. Stringeva in una mano un piccolo sacchetto di stoffa. Si chiese cosa questo potesse contenere.
Mordok le si avvicinò, si chinò verso di lei e le prese la mano sinistra fa le sue. Genevria, stupita, rimase a fissarlo.

Allora lui estrasse un magnifico anello con un grosso diamante al centro e glielo mise all'anulare.
Lei rimase abbagliata da cotanta luce il gioiello emanava.
Lo fissò per qualche minuto e poi baciò il giovane.

Si fermarono ancora un poco sotto quel salice, silenzioso testimone della loro storia, poi decisero di rientrare in città. Lui la aiutò a salire sul cavallo e partirono.
La accompagnò a casa e dopo averla aiutata a scendere da cavallo la abbracciò. La guardò negli occhi e la baciò a lungo, poi si congedò.
Lei lo guardò mentre risaliva sul cavallo e si allontanava.

Guardò ancora lo splendido anello, un sorriso prese forma sul suo viso.

GDR OFF: Chiunque vorrà partecipare sarà ben accetto, purchè si rimanga in una gioiosa atmosfera.

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Esabelle ha scritto:: Esabelle quel giorno si era svegliata allegra, pensava col sorriso sulle labbra la serata precedente………

Buongiornooooo Firenzeeeee, buongiorno amorino mioooo….

Era da tanto che non si sentiva cosi felice. Aveva un certo languorino in gola che appena entrata in taverna chiamò il cuoco

Buongiornooo Prosdocimo, che bella giornataaa , mi portate per favore delle focacce, del latte e tanta frutta!!!!!!

Sorridente si avvicinò a lei asciugandosi le mani in quel strofinaccio che aveva appeso alla cinta

Madonna Esabelle buongiornooo, oggi vi vedo più splendente che mai, avete gli occhi che vi brillano e un viso raggiante,

e andando verso la cucina aggiunse

e poi riuscite a mangiare tutta sta roba??

Nel tavolo accanto due dame parlavano tra di loro, Esabelle era persa nei suoi pensieri quando senti??

Si si madonna Morrion...

A quelle parole Esabelle curiosa si avvicinò a loro chiedendo

Scusate ma involontariamente ho ascoltato….. cos’è successo a dama Morrion?? Sapete è una mia carissima amica, non vorre che!!!!!

Prontamente la dama più giovane rassicurò Esabelle con un sorriso e le disse:

- Non sapete??

--Cosa??? ditemi su!!!

-Madonna Morrion e messere Mordok hanno annunciato il loro fidanzamento!!

--Cosa???? Ma è splendido, sono felice per loro…… quindi Pisa, la mia casetta….. gli hanno portato serenità e fortuna, che bello !!!!!!

Esabelle si giro con lo sguardo verso la cucina e a voce alta disse:

Prosdocimo portatemi per favore una pergamena e un calamaio, devo scrivere ai miei amici

[rp]

Miei carissimi amici Stefano e Genevria ho saputo la bellissima notizia
Sono tanto felice per te cara, perché finalmente hai realizzato il tuo grande sogno.
Il principe azzurro ha chiesto la tua mano.
Sia questo il preludio di una vita felice e serena.
Questo è l’inizio di una bellissima avventura
Che la vostra vita sia come una favola.,
dipende da voi nel cammino superare gli ostacoli con serenità.
Vi auguro di non incontrarne e che siate sempre felici, per tutta la vita.
Auguri infiniti da parte mia .

Esabelle

[/rp]

Esabelle usci fuori dalla taverna e con un fischio chiamò il suo aquilotto preferito, arrotolò la pergamena e la legò alla zampetta

Vai dritto da madonna Isotta Genevria Viridis De´ Medici, mi raccomando non ti fermare per niente

diede 2 vermetti per premio all'aquilotto e alzando il braccio spiccò il volo

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Castalia ha scritto:: Castalia era appena rientrata dauna cavalcata con il suo amato Fosco quando apprese la notizia. Le novità, si sa, corrono in fretta, e subito anche a San Miniato arrivò la comunicazione ufficiale del fidanzamento di Stefano Wallace Bardi, meglio conosciuto come Mordok, e
Isotta Genevria Viridis De´ Medici, meglio conosciuta come Morrion.
Appena tornata al Castello Tarlati, Castalia salì veloce nel suo studio e prese penna e calamaio.

[rp]Cara Genevrie,
è con gioia che quest'oggi ho appreso la notizia del tuo fidanzamento con Messer Stefano Wallance Bardi. Che dire, ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Posso solo augurarvi la stessa, immensa felicità che accompagna me e mio marito, perchè possa alimentare il vostro amore giorno dopo giorno e darvi la forza per superare tutte le difficoltà che la vita riserva.
Un abbraccio

[/rp]

Morrion ha scritto:: Era ancora l'alba quando Genevria si svegliò.
Quel giorno stesso sarebbero partiti alla volta di Firenze, dove si trovava la di lei famiglia.
Chiamò subito il servo affinchè le preparasse i bagagli.

Dopo non lungo periodo Mordok sopraggiunse. Ormai i raggi di sole rischiaravano tutto lo studio, dov'ella stava adoperandosi per sistemare gli ultimi incartamenti.
Il fedele servo andò ad aprirgli e lei gli andò incontro.

"Buongiorno caro. Hai riposato bene?
Sto sistemando le ultime cose prima della partenza. I cavalli sono già pronti?"

Lui le si avvicinò e la baciò.

"Ho dormito magnificamente. E' tutto pronto per il viaggio."

Genevria era emozionata, con un sorriso lo accompagnò in salotto e ordinò che gli venisse portato un bicchiere di buon vino.

"Se mi vuoi scusare, finisco di preparare il necessario per la partenza."

Detto ciò ritornò nelle sue camere e controllò che tutto fosse stato fatto come si conveniva, poi diede le ultime disposizioni al servo.
Si avviò a passo svelto verso la sala in cui il suo amato la attendeva e gli disse che aveva portato a termine i preparativi.

Uscirono fuori e rimasero un momento ad ammirare l'autunno che stava giungendo, poi si avviarono verso i cavalli.
Dopo aver controllato che il serve avesse caricato tutte le borse, lui la aiutò a salire a cavallo e partirono.
Avrebbero viaggiato velocemente, desiderosi di raggiungere la Capitale il prima possibile.

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Kinabra ha scritto:: I miei migliori auguri, Dama Morrion!

Ladykiri ha scritto:: Sonora iva pe' le vie d'Eirin co' lo cavallo, che parea la morte 'n caccia, nera in lo viso e in lo core, che ancora lo monastero ove sparì Francesco Adriano non lo si trova'a.
S'erano fermati a fa' riposare li cavalli, ch'ecco che se vedono raggiunge da un messo, dentro 'no carrozzino tirato da quattro puledri co' lo manto giallo e le crinere scure.
Lo messo s'inchina "Vengo de la Residenza a Loch Garman, ivi arrivai poco dopo de la partenza Vostra, me lo dissero li servi. So giorni che corro pe' raggiungeVi"
Se cacciò de tasca 'n rotolino 'n po' acciaccato ma de pergamena bella,e co' n' inchino s'era già rimesso 'n marcia, che le strade n' so sicure.
A leggere, la fronte de la dama se spiana, sorride a li compagni "è lo fidanzamento de lo zio mio"
Seduta su 'na panca, davanti a 'no piatto de patate lesse, carote e fave, mentre Nojano e Tito s' addopravano per rimette li cavalli 'n sesto, ella scrivea

[rp]Caro zio mio, e cara Dama Genevria Isotta Viridis De' Medici, Maire Go tú uno lá! (Congratulazioni!)
Non vi nascondo la gioia provata nel leggere del vostro fidanzamento.
Darei qualsiasi tesoro per essere lì con voi, e se mi fosse possibile mi metterei in marcia oggi stesso, Putroppo un mare ci separa, quindi continuerò la mia infinita ricerca.
Vi abbraccio, vi auguro ogni bene, con la speranza di rivedervi presto.
Bail ó Dhia ort, (la benedizione dell'Altissimo sia su di Voi), slán leat beannacht agus (arrivederci e siate benedetti)

Vostra nipote
Sonora[/rp]

Morrion ha scritto:: Dopo diversi giorni di viaggio ormai erano giunti alle porte di Firenze.

Era una giornata magnifica, nel cielo non vi era traccia di una nube, la temperatura era fresca e gli alberi avevano preso suggestive sfumature di colori.
Genevria rimaneva sempre incantata ad ammirare sì magnifico paesaggio, la natura che volgeva alla fine del suo corso per poi rinascere nuovamente.

Entrarono in città e scesi che furono da cavallo si recarono presso la taverna di Viola. Lei non era ancora giunta, allora decisero di riposarsi un poco.

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Vindrveraly ha scritto:: Mentre Vera era alle prese con i preparativi per il viaggio che si apprestava ad intraprendere con la sua adorata famiglia, le giunse voce del fidanzamento tra due dei suoi concittadini: Stefano Wallace Bardi, meglio conosciuto come Mordok, e Isotta Genevria Viridis De´ Medici, meglio conosciuta come Morrion.
Felice di questa notizia scrisse una lettera all' amica

[rp]Cara Ginevria,
La notizia del tuo fidanzamento mi rende piena di gioia..Sono felicissima per te! Spero che il tuo cuore abbia trovato in Mordok quello che cercava da tempo..
Vi auguro davvero ogni bene ^-^
Infiniti saluti e abbracci

Vera Isabella Diluna[/rp]

Narcisus ha scritto:: Narcisus si trovava spesso ad incrociare dama Morrion. Quel giorno vide una luce diversa nei suoi occhi. Era raggiante...
Lui capì subito che qualcosa doveva essere accaduto.. Ed infatti le domandò con fare sospetto: "Morri, cos'è che successo? Sono lieto di vederti felice, ma deve esserci un motivo!"

Ed infatti lei subito gli rispose: " Mi sono fidanzata! Finalmente Mordok ha chiesto la mia mano!"

Quale fu la gioia per quella che in fondo era una notizia che girava nell'aria!

Si congratulò con l'ex collega ed augurò loro le migliori cose!

Thork ha scritto:: Finalmente erano giunti a Firenze ora Mordok avrebbe conosciuto la famiglia di Genevria...............
Amore andiamoci a riposare un pó perché dopo dovró essere in perfetta forma e dovremo festeggiare fino a notte fonda..............

Morrion ha scritto:: Si sedettero ad un tavolo in attesa dell’arrivo dell’oste. Dopo pochi minuti lo videro sopraggiungere dalla cantina, allora Genevria si avvicinò al bancone.

“Buongiorno buon’uomo, sono Genevria Isotta Viridis, prozia di Dama Viola. Il messere che mi accompagna è il mio fidanzato Stefano Wallace Bardi.”

“Buongiorno Dama Genevria, perdonate se non Vi ho riconosciuta subito. Vi stavamo attendendo.
Se volete seguirmi sarò lieto di mostrarVi i Vostri alloggi.”

Genevria e Stefano lo seguirono e raggiunsero il piano superiore. In fondo al corridoio Vi erano una porta che l‘oste prontamente aprì. Genevria notò subito che la stanza era riccamente arredata, con la classe e lo stile che caratterizzavano sua nipote Viola. L’oste si congedò ed i due rimasero soli.

Sistemarono i bagagli poi decisero di riposare un poco. Stretti l‘uno all‘altra si lasciarono andare fra le braccia di Morfeo. Genevria dopo poco si svegliò e si girò verso Stefano. Lo guardò dormire e lo coccolò per qualche minuto, poi scese dal letto e si recò al piano inferiore.

Un gradevole odore di arrosto permeava l’aria. Si sedette al bancone e ne ordinò una porzione. Quando ebbe finito di mangiare si avvicinò all’oste.

“Buon’uomo, appena sopraggiunge Viola potreste avvisarla che sono arrivata?”

Mentre pronunciava quelle parole notò un bel falco che stava urtando contro la finestra della taverna. Si recò all’esterno, indossò il guanto e gli porse il braccio. Alla zampetta recava una missiva.
Notando il sigillo, porse il falco al taverniere, affinchè si prendesse cura di lui e gli desse del cibo e si recò velocemente al piano superiore.

Stefano dormiva ancora. Si sedette alla scrivania e lesse con calma la lettera. Come immaginava era una lettera della Baronetta Sonora.
Poi vide arrivare anche il suo falco che recava con sè diverse missive.
Letta che ebbe ogni missiva, decise di aspettare che il suo amato si svegliasse per rispondere a tutti.
Le ripose sopra lo scrittoio e decise di tornare a riposare accanto a lui. Lo baciò e si addormentò fra le sue braccia, in attesa che Viola sopraggiungesse.

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Ladyviola ha scritto:: Si certo....voglio che questa lettera giunga prima di me, affrettatevi!

Con queste parole Viola accompagnò la missiva per la sua Prozia Genevria.

[rp]
Cara Zia Mor,
Finalmente ho trovato chi mi darà scorta per raggiungere la Capitale; so che hai una lieta novella da dirmi e so,intuisco almeno, che sia non dissimile a quella del tuo caro fratello non che amorevole Nonno Simo.Spero il viaggio duri poco, mi son appena ripresa da quel brutto malanno che mi fece perdere la cerimonia di nozze dello zio Dainello, e si ti confido che il mio cuore non vede l'ora di esser già a Pisa. Non passa giorno che io non abbia un pensiero per quel cavaliere.So che mi potrai ben capire visto che molti voci mi parlano di un uomo sempre al tuo fianco. La mia curiosità cresce,diletta zia, ma per ora posso solo mandarti i miei più cari saluti, sperando di abbracciarti presto!
Con Affetto

[/rp]

Morrion ha scritto:: Risposto che ebbe alle missive giunte, uscì dalla taverna. Doveva organizzare la festa per il fidanzamento, ergo si recò al mercato per acquistare il necessario.

Ivi trovò delle meravigliose stoffe ed un abito che sarebbe stato perfetto per l’occasione. Dopo che ebbe acquistato ciò si spostò verso le bancarelle che esponevano merce alimentare. Comprò il necessario e si allontanò dalla grande piazza.

Ritornò alla locanda, consegnò le merci al cuoco e gli impartì disposizioni sulle pietanze, poi decise di cercare un vino che potesse egregiamente accompagnarle. Si fece perciò accompagnare dal taverniere nelle cantine e rimase sorpresa dalla quantità di vini pregiati che la nipote aveva nella propria taverna.

Arlecchino ha scritto:: Dove l'ho messo? Eppure credevo di averlo lasciato qui ma non lo trovo,maledetta testa chissà dove la lascerei se non l'avessi attaccata al corpo

Alemanno era furioso e allo stesso tempo preoccupato; il regalo per il fidanzamento di sua zia,Genevria, con Stefano Wallace Bardi non si trovava da nessuna parte e lui,tanto per cambiare, era in ritardo. Continuò a cercare per la stanza quando sull'uscio apparve il suo servitore,Arcibaldo

Che c'è ora Arcibaldo? Sono già piuttosto impegnato esordi Alemanno senza degnare di uno sguardo l'interlocutore.

Ehm Signore se state cercando il regalo destinato a sua zia e al futuro marito è nell'altra stanza,me l'avete affidato ieri per poterlo pulire e lucidare

Alemanno si fermò all'istante e fissò il servitore E per quale motivo non me l'hai detto prima? No non rispondermi non ora.Portami il vestito,veloce, non abbiamo tempo da perdere.

Uscirono dalla locanda dove alloggiava e si diressero con passo svelto e deciso verso la locanda di Viola dove la sua adorata “cariatide” avrebbe presentato alla famiglia il futuro sposo.

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Ladyviola ha scritto:: Oh deve esser furiosa...

Pensò mentre goffamente cercava di tenere con le mani in alto dal terreno un morbido fagotto. Passò velocemente vicino la sua taverna e notò la porta della cantina socchiusa

Ma che...Isabella l'avrà lasciata aperta meglio chiuderla!

La stava chiudendo quando udì dei rumori, si affacciò un poco e noto i lineamenti delicati di sua zia; un nodo alla gola le serrò le labbra, più che furiosa sembrava triste. Non riuscì a proferire parola e con il capo chino indietreggiò per correre verso le stanze della zia.Cercò di esser discreta,ma la verità era che non aveva mai visto il volto di Stefano Wallace Bardi, guardava ogni uomo circospetta come se da un momento all'altro potesse ricevere uno sguardo di rimprovero. Entrata nella stanza della zia accanto ebbe premura di sistemare il fagottino che con meticolosa premura aveva portato fin lì.

Guardò il velo, aveva passato tutta la notte precedente a tesserlo ed era di una fattura così elaborata che poteva esser portato solo da una creatura elegante come sua zia. Lì mentre guardava il dono attese la sua venuta...

Morrion ha scritto:: Si fermò per un pò nelle cantine. La scelta era ardua, il giusto accostamento con le pietanza servite, i gusti dei commensali...

Mentre rifletteva scelse un Terrano, vino dal color rosso carico, con profumo di lampone, frizzante e asprigno. Ne prese con sè una bottiglia, ripromettendosi di provarlo più tardi, quando il cuoco avrebbe finito di preparare le pietanze di prova.

Uscì dalle cantine e si recò vero le sue stanze. Era preoccupata per sua nipote Viola. La aspettava il giorno precedente, ma non era ancora giunta.

Vide che la porta era socchiusa, quindi accostò l'orecchio e con la coda dell'occhio riuscì a distinguere una figura femminile, vestita elegantemente.
Allora entrò nella camera e riconobbe sua nipote. Si avvicinò a lei e la abbracciò.

"Viola, finalmente ci hai raggiunti. Iniziavo ad essere in pensiero.
Il viaggio com'è stato? Avete trovato qualcuno lungo il cammino?"

Sommergendola di domande, non le dava modo di risponderle.

"L'importante è che tu sia qui, sono così felice di condividere con te questa bella notizia. E ti ringrazio per l'accoglienza che ci hai riservato."

Poi vide un pacchettino appoggiato sul letto, guardò Viola e questa con un sorriso le accennò di aprirlo.
Dentro vi era riposto il velo più bello che Genevria avesse mai visto. Era stato finemente lavorato da una persona abile, di un'eleganza che solo sua nipote e pochi altri avevano.

"Cara, questo velo è meraviglioso. Chissà quanto tempo impiegasti per confezionarlo. Ti ringrazio molto per questo dono.
Ma ora penso sia il caso di presentarti Stefano."

Detto ciò scesero al piano inferiore. Viola guardava i vari messeri che si trovavano in taverna e lei la osservava mentre cercava di scoprire chi fosse Stefano.

Genevria, dopo essersi soffermata a guardare la nipote indagare con lo sguardo, sorrise divertita e la accompagnò ad un tavolo al quale era seduto un bel cavaliere.

"Viola, sono lieta di presentarti Stefano Wallace Bardi, il quale ha chiesto la mia mano"

"Caro, questa è mia nipote Viola, la proprietaria di questa meravigliosa taverna."

E rimase in silenzio, studiando la reazione dell'una e dell'altro.

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Thork ha scritto:: Stefano si alzó in piedi e andó incontro alle due dame......
aveva il vantaggio di sapere che quella accanto a Genevria era Viola e rimase attratto dalla bellezza della dama.......
Sorrise e le bació la mano e dopo diede un bacio alla sua genevria.

"Onorato di fare la sua conoscenza madame, sono Stefano Wallace Bardi"

Prese la mano di Genevria e indirizzó le due dame a sedersi ad un tavolo giá apparecchiato e pronto per essere servito.........

Rod_morash ha scritto:: Quanti matrimoni ci sono nell'aria! Non bastava il mì figliolo.. Anche la mia cuginetta ora. Che bello!
Via, è ora che vada a vedere come sta la mia cuginetta. Sarà tutta eccitata che compra vestiti su vestiti, parlando a più non posso di qualunque cosa.

Rod si prese su dalla taverna in cui stazionava e si diresse verso palazzo medici, a trovar la cugi

Ladyviola ha scritto:: "Onorato di fare la sua conoscenza madame, sono Stefano Wallace Bardi"

Viola si inchinò all'uomo, lo guardò un po negli occhi e infine disse:

Viola De Medici nipote della vostra futura sposa.

Era sicuramente un momento importante per sua zia ed era felice per lei, rimase in silenzio aspettando che l'uomo proferisse parola, ma poi cambiò idea e gli prese le mani e dolcemente disse:

Io non so nulla di Voi messere, ma c'è chi mi ha parlato della Vostra persona elogiandone le doti e io voglio fidarmi perchè quando mia zia parla di Voi ha negli occhi una luce diversa e questa luce l'illumina anche ogni suo sorriso e non posso chiedere di meglio...

Thork ha scritto:: I tre si misero a sedere e Mordok decise di raccontare un pó di sé...........

Cara Viola prima di tutto dammi pure del tu, i commenti di Genevria sono di parte anche a me parla molto bene di te tanto che non vedevo l´ora di fare la tua conoscenza...
Io sono nato e risiedo a Livorno sono un semplice cittadino coltivatore di mais e verdura, non sono un ottimo pescatore anche se il lago lo frequentavo spesso in passato........

Genevria tossí........

Credo di essere sempre stato rispettato da tutti non ho mai fatto del male a nessuno e la fiducia ed il rispetto sono i miei principi base di vita.....
Conobbi Genevria quando fu trovata in fasce a Livorno ma io mi ero appena arruolato nell´esercito e dovetti partire per la mia prima missione, ero molto giovane ma avevo giá forti ideali e grazie al mio caro amico Anubi,ora Capitano, decisi di intraprendere la carriera militare ed entrare nel suo ordine di Cavalieri.
Tornai a livorno dopo mesi e quando rividi Genevria me ne innamorai, ma il suo cuore apparteneva ad un altro.........
Nel frattempo sono diventato maggiore dell´esercito e luogotenente di Livorno, la mia carriera per ora é stata onorata con due medaglie ma adesso ho la fortuna di avere una splendida donna al mio fianco e sono pronto a cominciare una nuova vita condividendo tutto insieme a lei.......

Ma adesso Viola non vorrei annoiarti troppo con i miei discorsi....
Mordok fece cenno all´oste di cominciare a servire il pranzo.......

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Chikka ha scritto:: La lieta novella era giunta fino a Firenze...Doveva assolutamente inviare loro un dono! Purtroppo, la situazione non era florida! I recenti avvenimenti, avevano impoverito ulteriormente, gli abitanti della città. Ma un dono conta se è fatto col cuore! Così, quella mattina in foresta, aveva colto dei bei rami di felce. Poi scese in giardino, e colse le ultime rose della stagione, poco più in là, un cespuglio di fiori bianchi...Prese pure quelli... Li unì a mazzo, e avvolse il tutto con una stola di seta...
Poi scrisse un bigliettino:

[rp]Un piccolo dono col cuore, per farvi gli auguri di cuore... Enrica della Groana[/rp]

Poi cercò qualcuno, che lo portasse a destinazione...

Arlecchino ha scritto:: “La Violetta” apparve dopo pochi minuti di viaggio,Alemanno e Arcibaldo lasciarono le cavalcature allo scudiero e si avviarono verso l'ingresso. Alemanno controllò che il servitore avesse preso i doni da consegnare ai futuri sposi e dopo essersene accertato aprì la porta.

La porta ben oliata non fece nemmeno un sibilo quando venne aperta, Alemanno entrò nella taverna della nipote e vide sua zia,Viola e quello che lui pensava essere Mordok seduti a un tavolo intenti a discorrere tra loro. Giunto ormai nei pressi del tavolo attirò l'attenzione su di se e fece un inchino sbrigativo e salutò le parenti

Genevria,Viola vi trovo in ottima forma spero di non essermi sperso niente di importante

poi volgendosi verso l'uomo aggiunge

Messere voi dovreste essere Stefano Wallace Bardi, è un piacere fare la vostra conoscenza

e gli porse la mano

Thork ha scritto:: mordok si alzó dal tavolo e ricambió la stretta di mano...

"Piacere mio messere Arlecchino prego si unisca pure a noi, non se ne pentirá delle prelibatezze che ha fatto preparare Genevria"

Morrion ha scritto:: Genevria vide Alemanno fare capolino da dietro la porta ed avvicinarsi al tavolo.

"Genevria,Viola vi trovo in ottima forma spero di non essermi sperso niente di importante"

Si alzò e lo abbracciò.

"Alemanno caro, sono così felice del tuo arrivo. Sei giunto giusto in tempo per aiutarci a degustare le varie portate e decidere il menù."

Poi chiamò l'oste.

"Buon uomo, sareste così gentile da voler preparare anche per mio nipote?"

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Arlecchino ha scritto:: Alemanno strinse la mano a Stefano e si spostò verso la sedia vuota per prendere posto,venne però intercettato da sua Zia che lo abbracciò

"Alemanno caro, sono così felice del tuo arrivo. Sei giunto giusto in tempo per aiutarci a degustare le varie portate e decidere il menù."

“Sono felice io stesso di essere qua,non mi sarei perso per nulla al mondo questa degustazione” disse divertito rivolto a Genevria e finalmente si sedette.

Si rialzò ben presto di scatto “Ma dove ho la testa oggi,mi son scordato dei doni che vi ho portato per celebrare quest'occasione” Fece un cenno ad Arcibaldo che si avvicinò,Alemanno aprì il fagotto protettivo e porse ai due futuri sposi due collane d'argento con inciso una frase in gaelico “Neart, Grá agus Onóir “

"Queste sono per voi,spero vi piacciano e vi portino fortuna in questa vostra futura vita assieme"

Hipazia ha scritto:: "Argo, torna qui!"

Anna brontolava sconsolata.
Non era possibile; riusciva sempre, o forse quasi sempre, al babbo e ai fratelli e non riusciva a farsi mai ascoltare dal cane.
La successione di eventi era sempre la stessa. Improvvisamente, senza ragione apparente, Argo alzava la testa, muoveva le orecchie, fiutava l'aria e cominciava a correre.
Succedeva ogni volta e quel giorno non faceva eccezione. Proprio quel giorno, proprio quando doveva andare a conoscere Genevria.

"Argo!"

Il cane si fermò per un attimo, guardò la padrona e approfittò di una porta socchiusa. Anna entrò trafelata.

"Scusatemi, avete visto un cane, grande, nero..."

Quel posto aveva qualcosa di familiare, quelle facce avevano qualcosa di familiare. Uno ad esempio assomigliava proprio ad Alemanno. Anzi era Alemanno. Anna arrossì.

"Perchè è il mio cane. Sono Anna de Medici, buonasera."

Un disastro, un completo disastro...

Thork ha scritto:: Mordok era intento nel ringraziare Alemanno per il dono ricevuto quando un grosso cane nero entró nella taverna e si diresse verso di lui....
Si fermó ai suoi piedi e mordok lo accarezzó e disse...

"bel cagnone hai fame? tieni questo avanzo di carne".......
il cane sembrava aver capito e si accucció e cominció a rosicchiare l´osso quando una dama entró in fretta e furia nella taverna alla ricerca del cane.......

Mordok la tranquillizzó e le fece notare che il cane stava benissimo.......

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Hipazia ha scritto:: Anna lanciò un'occhiataccia ad Argo, poi sorrise ai presenti ed accennò una riverenza.

"Scusatemi, non è certo il modo di migliore di fare conoscenza.
Genevria, è un piacere vedervi.

Voi dovete essere Stefano Wallace Bardi, non è vero?
Mi dispiace ma Argo a volte è troppo intraprendente, spero che non vi abbia disturbato."

Thork ha scritto:: Eheh bel cucciolone sei fortunato ad avere una padrona cosí...
Piacere di conoscervi Anna e stia tranquilla adoro i cani e noto che il suo é tenuto e curato benissimo e da quanto mangia vedo che gode di ottima salute........
Ma prego si unisca pure al nostro tavolo.....

Mordok si diresse verso un tavolo vuoto, prese una sedia e fece accomodare la nuova arrivata

Hipazia ha scritto:: Anna si accomodò. Fece un cenno ad Argo che, stranamente, le si avvicinò e si accocolò ai suoi piedi.
Lo accarezzò, se lo meritava.

"Grazie messere, siete molto gentile. Spero possiate perdonare questa mia, anzi nostra, intrusione.
Magari tutti i miei parenti apprezzassero il mio cagnolone come fate voi."

Guardò Alemanno e Viola.

"E' solo vivace. Inoltre bisogna dire che, almeno questa volta, è scappato nella direzione giusta e mi ha portato velocemente qui."

Simoxix ha scritto:: Simone stava impazzendo con tutti quei dannati conti e bilanci repubblicani

"E che rottura contare i soldi! Vado da mia sorella che si deve fidanzare, almeno mi faccio una bevuta!"

Chiamò Luigino e si fece portare la carrozza.

"A tutta birra verso la Taverna di quella tenerona di mia nipote Viola!"

ed eccolo arrivato...

"Uffff...ma ci sono tutti eh? Argooooooo, vieni qui bello che ho un bel biscotto per te!"

e alzando la testa salutò la sorella, il cugino, il figlio, Anna e Viola.
E abbracciò lo stupendo cagnolone dandogli il biscotto desiderato.

"Salve a tutti! Eccomi quiiiiiiiii!"

Morrion ha scritto:: “Ma dove ho la testa oggi,mi son scordato dei doni che vi ho portato per celebrare quest'occasione”

Alemanno chiamò il servo, poi porse loro due splendide collane. Genevria si soffermò a leggere l'iscrizione in gaelico. La guardò ancora un poco, poi la indossò.

"Queste sono per voi,spero vi piacciano e vi portino fortuna in questa vostra futura vita assieme"

"Grazie Alemanno, ci hai fatto uno splendido dono."

In quel mentre la porta della taverna si aprì ed un grosso cane, probabilmente richiamato dall'aroma della selvaggina, si diresse verso Stefano.
Subito dopo una dama entrò trafelata nella taverna.

"Scusatemi, avete visto un cane, grande, nero..."

"Si, è qui madonna."

"Perchè è il mio cane. Sono Anna de Medici, buonasera."

Genevria la fissò per qualche secondo, ma quando le sentì pronunciare il proprio nome, tutti i dubbi si dissiparono. La dama che aveva di fronte era proprio Anna.

"Scusatemi, non è certo il modo di migliore di fare conoscenza.
Genevria, è un piacere vedervi.
Voi dovete essere Stefano Wallace Bardi, non è vero?
Mi dispiace ma Argo a volte è troppo intraprendente, spero che non vi abbia disturbato."

Genevria si alzò in piedi ed andò a salutarla, mentre Stefano le porgeva una sedia.

"Anna, come sono felice che tu sia qui con noi. Prego siediti qui accanto a me"

Genevria coccolò un poco il cane e, continuando a discorrere, ripresero a desinare...
Dopo aver affrontato vari argomenti, Genevria iniziò a chiedersi dove potesse essere finito il fratello.
Proprio in quel momento Simone fece il suo ingresso nella Taverna.

"Uffff...ma ci sono tutti eh? Argooooooo, vieni qui bello che ho un bel biscotto per te!"

Genevria, ormai convinta che il fratello, fra i molteplici impegni, non sarebbe riuscito a raggiungerli, si alzò bruscamente dal tavolo e gli corse incontro.

"Simone, temevo che non saresti giunto. Prego, siediti qui accanto a Stefano e ti prego di fermarti con noi a mangiare."

Non lasciandogli tempo e modo di rispondere, lo abbracciò forte e lo fece accomodare, poi chiamò il taverniere affinchè venisse portato un piatto anche per lui.

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Simoxix ha scritto:: "Simone, temevo che non saresti giunto. Prego, siediti qui accanto a Stefano e ti prego di fermarti con noi a mangiare."

Sorridendo rispose:

"E ti pare che potevo mancare? Una stupenda riunione di parenti, con Argo, il mio cagnolone preferito (anche perché è l'unico), e mia sorella che si fidanza! Cosa vuoi di più dalla vita? (niente battutacce scontate)

abbracciò la sorella e si presentà a Stefano

"Piacere mio! Ma sbaglio, o ci siamo già incontrati in quel di Pisa?"

e passò in rassegna tutti i parenti dispensando baci e abbracci.

Arlecchino ha scritto:: Una volta consegnati i regali Almenno tornò,finalmente, a sedersi. La pace durò ben poco dall'ingresso della taverna sbucò un enorme cane nero che si diresse verso Stefano; ad Alemanno parve familiare e una volta che la porta venne riaperta tutti i dubbi vennero risolti. Dalla porta infatti emerse una trafelata Anna che disse di aver seguito Argo che era scappato un'altra volta dal controllo della padrona.

Alemanno sorrise guardando il cane “Il solito Argo, prima o poi qualcuno riuscira a tenerti sotto controllo,ben arrivata Anna giusto in tempo per provare queste fantomatiche portate che la Cariatide ha promesso”

Poco dopo il burrascoso arrivo di Anna arrivò pure Simone Ernesto che salutò i presenti in modo sbrigativo

mah sarà stanco dopo tutto il lavoro a cui è sottoposto

“Benvenuto Padre” disse alzandosi per salutarlo poi rivolgendosi verso Morrion “ Ora possiamo iniziare con gli assaggi?"”

Ladyviola ha scritto:: “ Ora possiamo iniziare con gli assaggi?"”
A quelle parole le sembrò di svegliarsi... ormai viveva sol d'amore, ma il corpo ahimè aveva ancor bisogno di nutrimento materiale.Sorrise e guardò il nonno e la zia Anna, si alzò per salutarli:

Zia anna, nonno Simo scusate se non vi ho salutato, mi capita sempre più spesso di incantarmi...ah c'è il pulcioso pure!Dire pulcioso non ti autorizza ad avvicinartiii

Finì l'ultima parola che già Argo l'era saltato addosso; ogni volta si chiedeva cosa ci trovasse in lei per manifestarle tutto quell'affetto.Arrossendo per la figura che mostrava: impacciata e infantile si rivolse al futuro zio.

Messer Stefano scusate queste scene poco consuete a un'occasione del genere, ma la nostra famiglia è molto spartana per alcuni versi e rigida per altri.

Guardandolo le dava un senso di sicurezza e quasi senza pensarci lo chiamò:

ZioMordikkio...

Oh no l'ho davvero detto ad alta voce?che tremenda figura.
Pensò mentre si risedeva con il volto paonazzo. Cercando di tornare normale e sperando di non esser stata ascoltata disse:

Iniziamo a mangiare?

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--Capo.cuoco ha scritto:: Dalle cucine uscì a passo svelto il Capo Cuoco e si avvicinò al tavolo dove Genevria ed i parenti si apprestavano a desinare.

"Spero che le Dame ed i Messeri gradiscano le vivande che ho preparato per loro."

L'oste nel frattempo servì alcune pietanze di selvaggina, poi portò dei piccoli assaggi, dietro richiesta del Capo Cuoco.

"Dama Genevria eccoVi il menù che mi avevate richiesto."

Si avvicinò alla Dama e le porse una piccola pergamena.

[rp]I Servizio
Schiacciate di pinoli
Capponi lessi al "savor biancho"
Peperoni al rogo di Ginepro

II Servizio
Torte d'Erbi
Soupa de Galina
Arrosto di Fagiani e Pavoni in salsa "di pavo"
Anatre in salsa “ginestrina"

III Servizio
Cinghiale con Erbi Selvatici
Stinchetti di Maiale con giardinetto misto d'orto cistercense
Arrosto di Pesce "grosso" alle arance

IV Servizio
Cialde e Frutta confettata
Calisoni farciti di pasta di mandorle
Marzapani e Trionfi di Zucchero[/rp]

Morrion ha scritto:: Genevria lesse con attenzione quella piccola pergamena, stupita nel notare che un Capo Cuoco fosse in grado di scrivere in sì bella maniera.
Arrivò a leggere fino alle ultime righe e si soffermò. Era certa mancasse qualcosa.
Dopo un attimo si rese conto e si voltò verso il Capo Cuoco.

“Florentino, avete dimenticato lo Zuccotto.
Sapete che voglio che sia tra le portate del Quarto Servizio, è il dolce creato dal nostro Casato, non può mancare, tantomeno in sì tali occasioni.”

Si ricompose e con voce calma e ferma si rivolse nuovamente verso di lui

“Nonostante quest’errore, devo ammettere che mi avete piacevolmente sorpresa.”

Detto ciò Florentino si congedò e i commensali poterono finalmente iniziare a degustare gli assaggi.

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Krisclaire ha scritto:: Ginevra era completamente immersa in una marea di pergamene.Era stata poco bene per qualche giorno e ,costretta a rimanere a letto, non aveva fatto altro che riposare.Ora che riusciva finalmente ad alzarsi,doveva assolutamente occuparsi di molte cose.Prima fra tutte,avrebbe scritto una lettera alla cara cognata e al suo futuro sposo.Si sentiva troppo debole per poter prendere parte ai festeggiamenti,ma sapeva che c'era Simone che avrebbe potuto fare anche le sue veci.Si mise seduta sul letto ed iniziò a pensare a cosa scrivere:

[rp]Carissima Genevria,
non sai quanto mi duole non poter essere li con voi,ma spero che tu possa capire che non dipende da me.Ti sono vicina col cuore,come lo sono sempre stata.Ne hai passate veramente tante,spero vivamente che questa volta tu abbia trovato ciò che cercavi.Vi auguro ogni bene...

Ginevra Electra Di Luna[/rp]

Chiuse la pergamena con un nastro dorato che aveva acquistato qualche giorno prima,chiamò la locandierà :

Bice,scusami...Devo chiederti se puoi gentilmente recapitare questa missiva per me.Non sono ancora nelle condizioni adatte a poter uscire di casa.

Abbracciò la gentilissima donna e si diresse nuovamente verso le sue pergamene.

Ladyviola ha scritto:: Ma quanta belle pietanze! mi vuoi far ingrassare ammettilo zia Genevria ahaaa pure lo zuccotto!

Viola mangiava guardando con la coda dell'occhio il futuro zio Mordikkio, quel nome proprio non l'abbandonava la mente. Fortuna che l'uomo non aveva dato segni di esserne stato disturbato; a un tratto entrò in taverna una donna, sembrava guardarsi intorno come a cercare qualcuno.La guardò bene e i suoi occhi si illuminarono:
Ma è Bice la cameriera di Dama Ginevra!
Pensò alzandosi per farsi notare dalla donna che in un attimo si avvicinò alla compagnia.

Bice cara se tu sei qui vuol dire che Dama Ginevra sta meglio!dimmi di lei...gli scrissi tempo fa ma non mi rispose, ah sarebbe così bello riunire due lieti eventi in un sol giorno!Ma su su non esser timida parla ti prego

Viola sommerse letteralmente di parole la povera donna che sorridendo riuscì a dire:

Si la mia Signora sta un po meglio e mi manda a portare un messaggio per Dama Genevria

e tese la pergamena in direzione della zia. Viola si fece con rispetto da parte per lasciare che la prendesse e sperò che scritte vi fossero belle nuove.

Thork ha scritto:: Stefano mangiava le prelibatezze scelte da Genevria e si sentiva osservato da Viola che continuava a fissarlo con la coda dell´occhio ma faceva finta di niente, i suoi pensieri erano altri...............

"Mordikkio!!!!!!!!! nell´ordine dei cavalieri e in esercito mi prenderanno tutti in giro se si sapesse"
Chissá se i soldati della mia guarnigione mi rispetterebbero.............

Prese un boccale di birra e lo bevve tutto di un fiato e tra se e se sorrise e pensó............ "beviamoci sopra..........................

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Thork ha scritto:: A quel punto si udí un tintinnio di bicchieri e Stefano alzandosi in piedi richiamó su di se l´attenzione..........
Prese la mano di Genevria e la fece alzare di fianco a lui........

Visto che l´atmosfera é di quelle giuste e che siamo tutti qui riuniti un pensiero va alla mia famiglia e ai miei cari parenti che sono in Irlanda vorrei che fossero qui in questo momento.........
Volevo fare un annuncio: io Stefano Wallace Bardi chiedo a voi Famiglia De Medici la mano di questa splendida fanciulla che si trova al mio fianco, perché intendo passare con lei ogni giorno della mia vita e con la vostra benedizione e quella di Aristotele intendo sposarla

Ladyviola ha scritto:: Emozionata per le parole udite, si alzò anche Viola e prese le mani di messer Stefano.

Io trovo che mia zia non poteva esser più fortunata nell'avervi come sposo. Non solo per l'emozioni che sapete suscitare nel suo animo, ma per il coraggioso modo in cui avete affrontato una serata con la sua famiglia, sempre con il sorriso sulle labbra e quel luccichio negli occhi dedicato a mia zia.

Lasciò una delle mani del futuro zio per prendere quella della zia; l'unì tenendole a coppa tra le sue e disse:

Che quest'unione sia l'inizio di una vita piena di gioie, Io Viola De Medici acconsento e benedico quest'unione, Stefano Wallace Bardi benvenuto in famiglia!

Morrion ha scritto:: Genevria sentì Stefano richiamare l'attenzione di tutti e prenderle la mano. Si alzò meravigliata, ma felice poichè sapeva che finalmente stava per succedere quello che aveva aspettato da molto. Lui si schiarì la gola ed iniziò a parlare

"Visto che l´atmosfera é di quelle giuste e che siamo tutti qui riuniti un pensiero va alla mia famiglia e ai miei cari parenti che sono in Irlanda vorrei che fossero qui in questo momento.........
Volevo fare un annuncio: io Stefano Wallace Bardi chiedo a voi Famiglia De Medici la mano di questa splendida fanciulla che si trova al mio fianco, perché intendo passare con lei ogni giorno della mia vita e con la vostra benedizione e quella di Aristotele intendo sposarla"

Lei lo guardò sorridente, poi si girò verso i parenti.
Viola si alzò e prese le loro mani fra le proprie

"Io trovo che mia zia non poteva esser più fortunata nell'avervi come sposo. Non solo per l'emozioni che sapete suscitare nel suo animo, ma per il coraggioso modo in cui avete affrontato una serata con la sua famiglia, sempre con il sorriso sulle labbra e quel luccichio negli occhi dedicato a mia zia.
Che quest'unione sia l'inizio di una vita piena di gioie, Io Viola De Medici acconsento e benedico quest'unione, Stefano Wallace Bardi benvenuto in famiglia!"

Genevria emozionata prima cercò lo sguardo di Stefano, poi si girò verso la nipote e la abbracciò calorosamente.

"Grazie Viola, ero sicura avresti apprezzato Stefano"

Poi si girò verso tutti i commensali.

"Quando partii avevo già annunciato a Viola che Stefano avrebbe chiesto la mia mano, e quindi, certa che avrebbe acconsentito, ho deciso in anticipo di preparare un banchetto per tutti noi. Le pietanze che avete assaggiato questa sera sono solo alcune di quelle che intendo far preparare dal nostro Florentino."

Hipazia ha scritto:: Anna sorrideva; d'altro canto era impossibile guardare il viso felice di Genevria e non sorridere.

"Quando partii avevo già annunciato a Viola che Stefano avrebbe chiesto la mia mano, e quindi, certa che avrebbe acconsentito, ho deciso in anticipo di preparare un banchetto per tutti noi. Le pietanze che avete assaggiato questa sera sono solo alcune di quelle che intendo far preparare dal nostro Florentino."

Anna cercò di incontrare lo sguardo di Alemanno, certa di leggervi un'enorme interesse a tali parole.

Si avvicinò a Genevria.

"Genevria, non so come ringraziarvi per questa magnifica accoglienza. Forse potrei cercare di farlo augurandovi una vita piena di felicità, ma vedendo la luce nei vostri occhi oggi, mi sembra quasi impossibile che possiate essere più felice di così. Ma credo proprio che, insieme al vostro sposo, riuscirete a dimostrarmi il contrario."

Fine 29 Ottobre 2009